In un mondo dove l’AI genera testi più eloquenti di un discorso presidenziale e immagini capaci di ingannare persino i più esperti, molto probabilmente la domanda che dobbiamo porci non è più se regolare questa tecnologia, ma come. Viviamo, inutile nascondercelo, in un’arena geopolitica dove l’Europa brandisce il righello della compliance come un monito biblico, gli USA accelerano a tavoletta sul binario dell’innovazione “libera per tutti” (o quasi) e la Cina orchestra un balletto tra sorveglianza e supremazia tecnologica.