Nvidia non costruisce computer quantistici, li collega. Una differenza sottile ma decisiva. Durante il Global Technology Conference a Washington, Jensen Huang ha presentato NVQLink, un’infrastruttura di connessione progettata per unire processori quantistici e supercomputer AI in un unico ecosistema di calcolo ibrido. Lo ha definito la “pietra di Rosetta tra il mondo quantistico e quello classico”, e la definizione non è solo un colpo di marketing. È una dichiarazione di supremazia strategica: Nvidia non vuole essere un attore del settore quantistico, vuole essere l’architetto del linguaggio che lo renderà comprensibile alle macchine intelligenti.
