AI browsers: la sicurezza è un’illusione?

L’ascesa dei browser potenziati dall’intelligenza artificiale promette di semplificare la nostra vita digitale: acquisti online, gestione delle email, operazioni bancarie. Ma dietro questa facciata di comodità si cela una realtà ben più inquietante. Secondo un recente rapporto di Guardio, questi assistenti digitali possono essere facilmente manipolati per esporre dati sensibili o cadere in trappole di phishing. La domanda sorge spontanea: stiamo davvero migliorando la nostra sicurezza o stiamo solo scambiando una minaccia per un’altra?

La principale vulnerabilità dei browser AI risiede nella loro capacità di eseguire azioni in tempo reale, senza la necessità di un intervento umano. Questo li rende strumenti ideali per gli attaccanti, che possono sfruttarli per eseguire azioni dannose su larga scala. Guardio evidenzia come queste catene di fiducia, costruite per semplificare l’interazione con il web, possano essere facilmente corrotte, mettendo a rischio milioni di utenti contemporaneamente.

Guardio ha condotto una serie di test per valutare la resilienza dei browser AI di fronte a minacce reali. I risultati sono allarmanti. Durante un test di shopping online, l’AI è stata indotta ad effettuare acquisti su siti non sicuri. In un altro scenario, l’assistente digitale ha tentato di aprire pagine di accesso bancario, esponendo potenzialmente le credenziali degli utenti. Ma forse l’aspetto più preoccupante è emerso da un semplice attacco di ClickFix: le difese dell’AI sono state aggirate con facilità, dimostrando che anche attaccanti con competenze minime possono sfruttare queste vulnerabilità.

Nonostante gli sforzi di aziende come Google per rafforzare la sicurezza dei loro browser, le protezioni attuali non sono sufficienti a fronteggiare le minacce emergenti legate all’uso dell’AI. Guardio sottolinea che molti di questi attacchi sono di bassa complessità e facilmente individuabili da un umano, ma sfuggono ai sistemi automatizzati, lasciando gli utenti vulnerabili.

L’integrazione dell’AI nella navigazione web offre indubbi vantaggi in termini di efficienza e comodità. Tuttavia, questa evoluzione tecnologica porta con sé nuove sfide in termini di sicurezza. Gli esperti consigliano agli utenti di adottare un approccio più critico nei confronti degli assistenti digitali, evitando di affidarsi ciecamente alle loro azioni. La sicurezza digitale non dovrebbe mai essere delegata completamente a un algoritmo, per quanto avanzato possa essere.

Source: https://guard.io/labs/scamlexity-we-put-agentic-ai-browsers-to-the-test-they-clicked-they-paid-they-failed