Rinnovate le cariche del Direttivo di AIxIA (Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale). La nuova governance dell’IA, che si insedierà il primo gennaio prossimo, è un elenco di dodici nomi dal curriculum prodigioso. È questo il nuovo algoritmo di influenza.
Si parte da una cospicua rappresentanza universitaria con i professori: Aniello Murano, Ordinario di Informatica e Intelligenza Artificiale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Giuseppe De Giacomo dell’Università La Sapienza di Roma, entrambi EurAI Fellow, Stefano Ferilli e Francesca Lisi dell’Università degli Studi di Bari, Roberto Micalizio dell’Università di Torino, Chiara Ghidini della Libera Università di Bolzano, Fabrizio Riguzzi dell’Università degli Studi di Ferrara. A questi si aggiungono altrettanti autorevoli nomi del Consiglio Nazionale delle Ricerche: Gabriella Cortellessa, Andrea Orlandini. E poi: Luciano Serafini della Fondazione Bruno Kessler e Piero Poccianti, ex Monte Paschi di Siena. I dodici neo-eletti disegneranno la strada dell’influenza dell’Intelligenza Artificiale non solo a livello nazionale, ma in una prospettiva europea e globale.
L’AIxIA è infatti membro della European Association for Artificial Intelligence (EurAI ) fondata nel 1982 per rappresentare la comunità Europea dell’Intelligenza Artificiale. Non a caso, alcuni membri, eletti nel Direttivo di AIxIA sono stati insigniti dell’EurAI Fellow, il riconoscimento più prestigioso assegnato dalla comunità scientifica europea ad uno scienziato. Tra questi anche il prof. Aniello Murano. L’elezione del luminare di chiara fama, non è una semplice formalità accademica, ma il riconoscimento delle nuove gerarchie intellettuali che guideranno la ricerca e l’influenza dell’IA italiana nel panorama europeo e globale.
L’ingresso nel Direttivo del prof. Murano, forte del prestigioso EurAI Fellow, di una solida esperienza internazionale come vicedirettore di EURAMAS (European Accademy of Natural Sciences) e reduce dalla direzione scientifica di ECAI 2025 (European Conference Artificial Intelligence) segna una chiara volontà da parte dell’AIxIA di rafforzare il proprio posizionamento internazionale tra l’eccellenza accademica italiana e il dialogo globale.
Il neo-eletto prof. Aniello Murano, ha accolto con entusiasmo la sua elezione: “Sono onorato di far parte del Direttivo, condivido appieno i principi ispiratori di AIxIA e sono pronto — ad accogliere le nuove sfide con responsabilità. Dobbiamo contribuire – ha aggiunto -alla crescita dell’Intelligenza Artificiale antropocentrica, etica e trasparente, scientificamente dimostrabile e finalizzata al bene comune”.
Una vision in continuità con il piano d’azione nazionale contenuto nel documento: “Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026” pubblicato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) e dall’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) ed è evidente l’intenzione di posizionare l’Italia come un attore consapevole nella rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale, gestendo un difficile equilibrio tra innovazione, competitività e rispetto dei principi etici europei. Il documento è stato presentato e promosso dallo stesso attuale presidente di AIxIA, Gianluigi Greco.
L’AIxIA ha puntato, quindi, su una governance preparata a dialogare col mondo globale e a guidare la tempesta rivoluzionaria dell’Intelligenza Artificiale in Italia, in un’ottica europea e globale, di sviluppo della ricerca scientifica, ma al contempo promuovendo il valore etico e antropologico.
Non a caso l’AIxIA è una realtà strategica per la ricerca teorica e applicata all’Intelligenza Artificiale nel nostro Paese, sia per la diffusione della conoscenza dell’IA, sia per le sinergie messe in atto allo scopo di fare da ponte tra Università, Enti di Ricerca (come il CNR), il mondo industriale e il Governo.
La vera rilevanza di questa Associazione, che non è un’autorità di governo, consiste in un think tank scientifico dal 1988. Sebbene non abbia poteri decisionali, regolatori o sanzionatori, funzioni demandate alle agenzie AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) e ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale), le due autorità nazionali competenti, essa svolge un ruolo di influenza scientifica e consultiva insostituibile. Nella sua mission infatti c’è la partecipazione attiva ai tavoli di lavoro istituzionali per fornire consulenze su impatto ed etica e organizzare eventi per il pubblico e le aziende.
Gli esperti dell’AIxIA chiamati a informare il Governo, la Presidenza del Consiglio e il Parlamento, sulle implicazioni della rivoluzione digitale, influenzano in modo indiretto la Strategia Nazionale per l’IA definita dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD).
L’organigramma nazionale della governance dell’IA è piuttosto articolato e si dipana tra il ruolo consultivo di AIxIA e le autorità nazionali AGID e ACN, con funzioni di guida nell’acquisizione e progettazione di sistemi etici e trasparenti, nell’intero ecosistema (ricerca, imprese, PA), di monitoraggio ed enforcement dei sistemi di IA, anche nel rispetto dei piani europei, oltre che di vigilanza con poteri sanzionatori per la salvaguardia della cybersecurity nazionale. Anelli di congiunzione, quindi, tra l’expertise scientifica di AIxIA e le indicazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nello specifico del DTD (Dipartimento per la Trasformazione Digitale) che definisce la strategia nazionale e la strategia generale per la trasformazione digitale della PA e quindi gli investimenti.
Evitare la frammentazione della governance e la sovrapposizione dei ruoli, è compito arduo. Resta per AIxIA la volontà di consentire che il Know-how della ricerca sia integrato con Istituzioni e Imprese. Ma di certo, tra gli obbiettivi-principe di AIxIA c’è la necessità di potenziare la ricerca pubblica per sviluppare tecnologie in modo consapevole e libero, ridimensionando il rischio di una “oligarchia digitale” privata, ormai dilagante.
Occorre più che mai un piano di intese globale, con un’Europa propositiva, oggi troppo prudente per dominare la velocità dell’Intelligenza Artificiale e delle sue applicazioni.
Sul piano globale, le oligarchie digitali dell’asse Stati Uniti e Cina stanno dettando le regole e i linguaggi, ridisegnando un’Intelligenza Artificiale che per l’Europa non sarà più possibile governare.
Sarà compito del neo-Direttivo dell’AIxIA riprendere il dialogo globale che non sia più monologo da parte delle lobby dell’AI e ricostruire la centralità della ricerca europea che può rivestire per le eccellenze di cui gode, il ruolo di protagonista e interlocutrice attenta allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale in una dimensione però etica e umana.