La scena è questa: una redazione vuota, le luci ancora accese, le tastiere ferme. Sulle scrivanie, gli ultimi numeri stampati di un quotidiano digitale, ormai irrilevante. Là fuori, milioni di utenti digitano domande sui loro smartphone, ma le risposte non arrivano più dai giornalisti. Arrivano da una macchina. È l’era della post-search, e Google non è più un motore, ma un oracolo.
L’apocalisse silenziosa è cominciata con una frase: “Google is shifting from being a search engine to an answer engine.” Traduzione: cari editori, potete anche spegnere il modem.
La keyword che brucia è chatbot, con le sue sorelle semantiche traffico organico e AI generativa. In tre anni, secondo dati di Similarweb riportati dal Wall Street Journal, HuffPost ha perso più della metà del traffico proveniente da Google. Il Washington Post quasi altrettanto. Business Insider ha tagliato un quinto della forza lavoro. E no, Zuckerberg stavolta non c’entra. Il nemico è molto più vicino, e molto più silenzioso.