“Senza una visione concreta sull’innovazione oggi, rischiamo di pagare domani un prezzo altissimo”. Parole chiare e dirette quelle pronunciate da Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, alla Festa dell’Innovazione organizzata da Il Foglio. In un contesto economico sempre più competitivo e accelerato dalla rivoluzione tecnologica, Orsini lancia un appello forte: serve un piano industriale straordinario di almeno tre anni che rimetta al centro l’industria e stimoli la crescita dell’Italia, oggi ancora troppo lenta nell’adozione dell’intelligenza artificiale e della digitalizzazione.
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Al suo esordio davanti all’assemblea di Confindustria, il presidente Emanuele Orsini ha delineato un programma ambizioso che punta su innovazione tecnologica, Intelligenza Artificiale e nucleare come pilastri per il rilancio dell’industria italiana. Orsini ha sottolineato la necessità di investire in ricerca e sviluppo tecnologico per mantenere la competitività del Paese in un contesto globale sempre più orientato al digitale.

Difesa, doppia transizione digitale e verde, politica industriale e Intelligenza Artificiale: sono questi i temi affrontati in occasione dei lavori del 53esimo convegno annuale dell’associazione dei Giovani Imprenditori a Rapallo (Genova) che si è appena concluso e nel quale sono state analizzate le grandi sfide trasformative che la attendono le imprese in Italia e in Europa.
“In Europa investiamo in Intelligenza artificiale 1 miliardo all’anno. Poco. Occorre un fondo europeo per raccogliere investimenti pubblici e privati. Uno strumento finanziario e di incontro fra produttori e utilizzatori di tecnologie, ovvero istituzioni, grandi industrie, pmi e startup”. È il pensiero di Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria.