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Il logo dell’informazione: l’AI ha preso il controllo, ora la sicurezza insegue

Quando OpenAI ha lanciato la modalità agente di ChatGPT, la Silicon Valley ha applaudito. I CISO hanno digrignato i denti. Perché l’intelligenza artificiale, quella che non chiede più “come posso aiutarti?” ma agisce in silenzio nei meandri del tuo browser, è qualcosa che nessuna ISO 27001 aveva previsto. Il risultato? Agenti di intelligenza artificiale che scrivono, leggono, decidono e firmano per te. Letteralmente.

Massimiliano Graziani di Cybera, uno che i rischi non li legge ma li decifra, lo dice senza mezzi termini:

“Oggi abbiamo sensazioni positive, ma alcune AI se non regolamentate potrebbero autonomamente decidere di cambiare le regole e sostituire l’umano”. Questo non è un dettaglio tecnico.

È un avvertimento da incorniciare. Il pericolo non è più che qualcuno rubi i tuoi dati, ma che l’agente AI, convinto di fare la cosa giusta, li invii da solo al peggior destinatario possibile e lì, come spiega Graziani,

il sangue sarà digitale, con odore di criptovaluta in wallet fantasma pronti a ricevere fondi da bonifici approvati da macchine fuori controllo.

Sono le vulnerabilità umane la vera arma di distruzione di massa digitale e sarà davvero l’intelligenza artificiale a salvarci dall’errore umano o ci sta solo osservando mentre ci autodistruggiamo

“Non esistono sistemi sicuri, esistono solo sistemi ancora non compromessi. E il fattore umano è l’unico exploit che nessun aggiornamento potrà mai patchare definitivamente.” Massimiliano Graziani di Cybera entra nell’intervista con questa frase, senza preamboli, come se volesse azzerare la retorica prima ancora che la domanda venga formulata. Il riferimento è all’incidente che ha scosso il già delicato equilibrio della sicurezza informatica globale, quando un dipendente del Dipartimento per l’Efficienza Governativa ha caricato su GitHub uno script chiamato “agent.py” con la chiave API privata di xAI, spalancando una finestra sui modelli Grok e su decine di altre intelligenze linguistiche avanzate. Una svista, dicono. Una minaccia nazionale, ribatte Graziani.

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