AI and the future of Education

Mentre il mondo osserva con occhi stupiti e un po’ ansiosi le potenzialità dell’intelligenza artificiale, l’UNESCO ha deciso di non perdere tempo. Oggi, nel cuore di Parigi, durante la Digital Learning Week 2025, viene rilasciato un rapporto globale di oltre 160 pagine che analizza l’impatto dell’IA sull’educazione e il futuro dell’apprendimento. Non è un documento per accademici distratti o manager superficiali: è un manifesto provocatorio che costringe a ripensare cosa significa davvero conoscere, imparare e insegnare nel XXI secolo.

Il primo colpo d’occhio sul rapporto lascia senza fiato: non si parla solo di algoritmi o di test standardizzati, ma di filosofia pura applicata all’educazione. L’IA non è semplicemente uno strumento da valutare con punteggi o metriche di efficienza; essa sfida la definizione stessa di sapere. Cosa significa apprendere quando un software può sintetizzare in pochi secondi ciò che un essere umano impiega anni a comprendere? L’UNESCO non si limita a porre la domanda: ci costringe a interrogare la nostra identità e il ruolo che vogliamo mantenere come educatori e studenti.