Cape Canaveral, settembre. Non c’erano né presidenti né first lady, ma mille piccoli azionisti, zaini a tema spaziale e sguardi al cielo come in una processione laica. Cinque satelliti. Cinque, non cinquemila. Lanciati da SpaceX, ma non per conto di Elon Musk. Ironico, no? Il razzo Falcon 9 ormai una navetta da routine per i nerd con budget trasportava i dispositivi di AST SpaceMobile, un’azienda che Musk ha etichettato con disprezzo regolatorio come “una meme stock”. Traduzione: roba da Redditari illusi e bag holders col cappellino di Dogecoin.
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Se la guerra in Ucraina ha dimostrato qualcosa, è che Starlink non è solo una costellazione di satelliti per fornire Internet nelle aree rurali. È diventato un asset strategico che garantisce comunicazioni militari resilienti, sfuggendo ai metodi tradizionali di guerra elettronica. Questo lo ha reso un obiettivo primario per la Cina, che vede la rete di Elon Musk come una minaccia diretta alla propria sicurezza nazionale e, potenzialmente, alla sua capacità di condurre operazioni belliche senza interferenze americane.
Secondo un rapporto pubblicato dalla Rand Corporation, il Pentagono dovrebbe prepararsi a possibili attacchi della Cina contro Starlink. Il documento rivela che l’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) tende a “esagerare e catastrofizzare” la minaccia di questa rete satellitare e potrebbe essere disposto a compiere operazioni provocatorie nello spazio senza temere un’escalation immediata con gli Stati Uniti. In altre parole, Pechino potrebbe scommettere sul fatto che Washington non voglia trasformare un conflitto nello spazio in una guerra su larga scala.

Recentemente, l’Italia ha avviato negoziati con SpaceX, l’azienda spaziale di Elon Musk, per un accordo del valore di 1,6 miliardi di dollari volto a fornire servizi di telecomunicazione sicuri al governo italiano. Questo progetto prevede l’utilizzo della costellazione satellitare Starlink per garantire comunicazioni governative e militari protette, rappresentando una delle più grandi iniziative di questo tipo in Europa.
Tuttavia, sono emerse preoccupazioni riguardo alla solidità di questo accordo. Fonti vicine al governo italiano hanno espresso dubbi legati al recente disimpegno degli Stati Uniti da alcuni impegni sulla sicurezza europea, sollevando interrogativi sulla affidabilità a lungo termine di una partnership con una società americana per infrastrutture così critiche. Inoltre, l’associazione di Elon Musk con l’amministrazione Trump potrebbe complicare ulteriormente le relazioni, considerando le tensioni politiche attuali tra Europa e Stati Uniti.

Oracle ha annunciato l’intenzione di integrare la connettività di Starlink, la più grande costellazione satellitare in orbita terrestre bassa, nella sua Enterprise Communications Platform (ECP). Grazie a questa collaborazione, Oracle è in grado di potenziare la sua piattaforma di comunicazioni aziendali, permettendo alle aziende di connettersi da quasi ogni angolo del pianeta, inclusi i luoghi più remoti.

SpaceX ha ampliato significativamente il proprio backlog degli ordini di Starlink grazie a un accordo storico con United Airlines, quasi raddoppiando i precedenti impegni. Questo accordo, annunciato il 13 settembre 2024, prevede che United Airlines retrofitti oltre 1.000 aerei con il servizio internet satellitare ad alta velocità di Starlink, fornendo Wi-Fi gratuito a tutti i passeggeri. I test del servizio inizieranno all’inizio del 2025, con l’obiettivo di un’implementazione completa nella flotta nei successivi anni.