Categoria: Eventi

ECAI 2025 CONFERENZA DA RECORD

Bologna, 27 ottobre 2025 – Hanno preso posto nell’aula magna del Centro fieristico di Bologna oggi  gli esperti mondiali di Intelligenza Artificiale, invitati per ECAI 2025 a tracciare la strada del presente e del futuro dell’innovazione tecnologica.  Grandi nomi, definiti dal mondo accademico Kenyote speaker, hanno accettato l’invito dell’altrettanto pluripremiato EurAI Fellow, professore Aniello Murano, Ordinario di Informatica e Intelligenza Artificiale dell’Università Federico II, nel suo ruolo di Direttore scientifico di ECAI condiviso con la professoressa Ines Lynce, Ordinaria di Informatica dell’Università di Lisbona.

AWS Public Sector Day 2025: l’intelligenza artificiale incontra la burocrazia italiana

Il 23 Ottobre Salone delle Fontane si prepara a diventare l’epicentro di un esperimento collettivo che potremmo definire una “rivoluzione gentile” della Pubblica Amministrazione. Il AWS Public Sector Day 2025 non è un evento qualsiasi: è il tentativo di portare la PA italiana oltre il confine del possibile, con il cloud e l’intelligenza artificiale come bussole per orientarsi nel caos digitale. In un Paese dove ogni innovazione deve prima sopravvivere a un timbro, l’idea di usare l’AI generativa per accelerare la trasformazione digitale del settore pubblico suona quasi sovversiva. Eppure è esattamente ciò che Amazon Web Services ha deciso di fare: mettere la potenza del suo ecosistema tecnologico al servizio di un apparato che ha urgente bisogno di diventare più agile, più intelligente, più umano.

Tron: Ares come ho imparato a smettere di amare la luce virtuale

Guardando Tron: Ares, ho avuto la sensazione di assistere a un esperimento: prendere le vesti futuristiche di Legacy, spargere un minimo di riflessione sull’intelligenza artificiale (per non essere accusati di superficialità), e infine costruire un meccanismo narrativo che giustifichi un ulteriore capitolo non perché ne avessimo bisogno, ma perché Disney ama i sequel come il popcorn ama il burro.

Paris fashion week mostra il rinnovamento creativo in mezzo al caos politico francese

Parigi non smette mai di stupire, nemmeno quando la politica nazionale sembra un reality show che nessuno ha chiesto. La Paris Fashion Week ha offerto un contrasto quasi teatrale alla crisi politica che sta scuotendo la Francia, con quattro delle principali maison di lusso che hanno svelato trasformazioni creative audaci, confermando Parigi come epicentro globale dell’innovazione nella moda. Mentre il governo francese vacilla tra dimissioni lampo e stallo istituzionale, il mondo della moda ha scelto di puntare sul rinnovamento, sull’arte e sulla resilienza.

1 Settimana all’Oracle AI World Las Vegas

2 settimane all’Oracle AI World Las Vegas

TEDAI Vienna: dove l’AI Incontra l’Intelligenza Umana

Il formato della conferenza TED in versione europea dedicata interamente all’Intelligenza Artificiale

Vienna, 24-26 Settembre 2025 – Durante la scorsa settimana, varcare le porte storiche dell’Hofburg Palace di Vienna, equivaleva a ritrovarsi in un paradosso temporale affascinante: da una parte, le mura che hanno visto passare sette secoli di impero asburgico; dall’altra, centinaia di leader tecnologici, scienziati, imprenditori e visionari riuniti per esplorare il futuro più avanzato dell’intelligenza artificiale.

Etica e Politica dell’IA Mario De Caro

Collider Fellowship: quando Lincoln Center decide che l’arte non basta più senza l’algoritmo

Collider Fellowship del Lincoln Center è un programma del Lincoln Center per le Performing Arts che ospita sei artisti selezionati per una residenza di nove mesi dedicata all’esplorazione di come tecnologie emergenti possano trasformare l’esperienza performativa dal vivo. Gli artisti ricevono spazio studio al Lincoln Center e presso Onassis ONX, supporto finanziario, assistenza artistica e amministrativa, e libertà di sperimentazione senza l’obbligo di consegnare un progetto finito.

Rome Future Week: ROMA.ai

Generative AI: perché l’errore non è della tecnologia ma nostro, con Roma e Lazio al centro dell’innovazione

Quando parliamo di generative AI, la narrativa dominante tende a dipingere una tecnologia tanto potente quanto fragile, pronta a fallire sotto il peso delle aspettative. In realtà, la tecnologia non è mai stata il problema. Siamo noi, la nostra visione ristretta, le strutture aziendali obsolete e l’incapacità di adattamento a far sembrare tutto più complicato di quanto sia. Dati aggiornati da McKinsey e MIT Sloan parlano chiaro: meno del 10% dei progetti pilota supera la fase di test, e solo il 5% accelera il fatturato. Questo non è un fallimento dell’IA, ma del mindset industriale che abbiamo applicato a uno strumento radicalmente diverso da ERP o CRM tradizionali.

Digital Ethics Forum 2025: riflettere, agire e innovare senza compromessi

La tecnologia corre veloce e l’etica sembra arrancare dietro, con il fiatone. Non è solo una frase ad effetto, è la realtà che ci troviamo davanti quando parliamo di etica digitale nel 2025. Sloweb ci sfida a guardare dritto negli occhi il futuro, non come spettatori distratti, ma come protagonisti consapevoli. Il Digital Ethics Forum di quest’anno non promette soluzioni facili, non ci sono formule magiche o scorciatoie, ma quattro sessioni chirurgiche, capaci di aprire il cervello e far scattare il riflesso dell’innovazione responsabile.

Ci si può già iscrivere qui tramite eventbrite

Giuseppe de Pietro: il visionario che ha trasformato l’università telematica pegaso in un impero dell’e-learning

Nel sottobosco silenzioso della rivoluzione digitale italiana, tra accademie che si aggrappano disperatamente alle cattedre in legno e rettori che ancora pensano che un PDF sia innovazione, c’è un nome che ha riscritto le regole del gioco. Giuseppe De Pietro. Il suo regno si chiama Università Telematica Pegaso, e la sua arma segreta è l’intelligenza artificiale. In un paese dove il cambiamento è spesso un esercizio retorico, De Pietro l’ha trasformato in un sistema operativo. Non ha distrutto il modello universitario: l’ha hackerato.

È membro della Commissione sull’Intelligenza Artificiale per l’Informazione, istituita dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Maria Chiara Carrozza, l’ingegnera che programmava il futuro IA e Parlamento

Che Maria Chiara Carrozza sia una delle menti più brillanti della scena scientifica e politica italiana è un fatto. Che il Paese non se ne sia ancora accorto, è la parte interessante. In una nazione dove il termine “innovazione” viene usato come il prezzemolo nei talk show domenicali, Carrozza rappresenta quel tipo di cervello che ti aspetteresti in un think tank del MIT, e che invece si ritrova a parlare di neuro-robotica davanti a parlamentari distratti da WhatsApp. Una donna che non solo ha progettato protesi robotiche che sembrano uscite da un episodio di MIB, ma ha anche avuto l’ardire di fare il Ministro dell’Istruzione in un Paese dove i docenti universitari devono ancora chiedere permesso per installare un software.

Luciano Floridi: AI e Politica, An AI open source, made in Europe, AI app compliant

La democrazia algoritmica parte da Roma: perché l’intelligenza artificiale può salvare il parlamento (se glielo lasciamo fare)

C’è qualcosa di irresistibilmente ironico nel vedere la Camera dei Deputati tempio della verbosità e del rinvio presentare, tre prototipi di intelligenza artificiale generativa. In un Paese dove un decreto può impiegare mesi per uscire dal limbo del “visto si stampi”, si sperimenta l’automazione dei processi legislativi. Lo ha fatto, con un aplomb più da start-up che da aula parlamentare, la vicepresidente Anna Ascani. Nome noto, curriculum solido, visione chiara: “La democrazia non può restare ferma davanti alla tecnologia, altrimenti diventa ornamento, non strumento”. Che sia il Parlamento italiano a fare da apripista nell’adozione dell’AI generativa per l’attività legislativa potrebbe sembrare una barzelletta. Invece è un precedente.

Roma è un sogno algoritmico che si scompone: AI & conflicts vol. 02 smonta la religione della macchina nella capitale

Fondazione Pastificio Cerere, via degli Ausoni 7, Rome

Ci sono momenti in cui la tecnologia smette di essere strumento e si rivela religione. Dogmatica, rituale, ossessiva. Con i suoi sacerdoti (i CEO in felpa), i suoi testi sacri (white paper su GitHub), i suoi miracoli (GPT che scrive poesie su misura), le sue eresie (la bias, l’opacità, il furto culturale). A Roma, il 10 luglio 2025, questo culto algoritmico entra finalmente in crisi. O meglio, viene messo sotto processo con precisione chirurgica. Perché AI & Conflicts Vol. 02, il nuovo volume a cura di Daniela Cotimbo, Francesco D’Abbraccio e Andrea Facchetti, non è solo un libro: è un attacco frontale al mito fondativo dell’intelligenza artificiale come panacea post-umana.

Presentato alle 19:00 alla Fondazione Pastificio Cerere nell’ambito del programma Re:humanism 4, il volume – pubblicato da Krisis Publishing e co-finanziato dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali – mette a nudo l’infrastruttura ideologica della cosiddetta “estate dell’AI”. Un’estate che sa di colonizzazione dei dati, di estetiche addomesticate, di cultura estratta come litio dal sottosuolo cognitivo dell’umanità. Se questa è la nuova età dell’oro, allora abbiamo bisogno di più sabotatori e meno developers.

New York, intelligenza artificiale e arte pubblica: quando Google scolpisce specchi nel cemento

Le informazioni sono arrivate il 6 luglio 2025, ma la storia era già nell’aria da settimane. Manhattan suda, letteralmente e metaforicamente, sotto un sole di maggio che sa di agosto. Rockefeller Center pullula di turisti sudati, ragazzini viziati con frappuccino rosa e dirigenti Google con lo sguardo distaccato. Al centro della scena: una scultura che sembra uscita da un incubo LSD di Escher e Yayoi Kusama, ribattezzata con disinvoltura “un vivace labirinto di specchi”. Solo che qui, a riflettersi, non c’è solo chi guarda. C’è anche l’ombra lunga della macchina, che ha cominciato a disegnare.

​Le assemblee rappresentative nell’era dell’intelligenza artificiale – Ascani

Quando si parla di Italia e tecnologia, la prima immagine che affiora è quella di un Paese genuflesso di fronte al futuro, sempre pronto a rincorrerlo con un fiatone normativo e un’andatura da maratoneta disidratato. È quasi un luogo comune dire che siamo in ritardo: lo siamo sul digitale, sull’AI, sull’alfabetizzazione tecnologica di massa, sulle infrastrutture cognitive. Ma ciò che sorprende, in questo scenario, è che a marcare un’accelerazione netta non siano i soliti innovatori della Silicon Valley in salsa tricolore, né le startup visionarie che spuntano come funghi nel sottobosco del venture capital, ma proprio lei: la Camera dei Deputati.

Sì, avete letto bene. Il Parlamento italiano, spesso percepito come la roccaforte dell’immobilismo procedurale, si sta muovendo con una rapidità e una lucidità che smentiscono qualsiasi pregiudizio. In una fase in cui il governo annaspa tra disegni di legge incagliati e un dibattito pubblico che ha la profondità di un tweet, Montecitorio sta plasmando un laboratorio di intelligenza artificiale applicata alle istituzioni, senza nascondersi dietro a retoriche vuote o a dichiarazioni di principio. Lo fa con metodo, ascolto, e una dose non trascurabile di coraggio politico.

WWDC 2025 June 9 Apple

Apple intelligence in crisi d’identità, ma Tim Cook giura che tutto è sotto controllo

L’aria a Cupertino quest’anno è più elettrica del solito. Ma non nel senso buono. Quando il palco della WWDC 2025 si è acceso, l’energia non era quella trionfale di un impero in espansione, ma quella nervosa di un gigante che sa di essere osservato da troppo vicino. Le luci dello Steve Jobs Theater brillano, sì, ma non riescono a nascondere le ombre: quelle di un’intelligenza artificiale che si è fatta attendere troppo, di giudici federali che non si fanno più incantare dalle vetrine di Apple Park, e di una politica commerciale che inizia a mostrare il conto, da Washington a Pechino.

Apple Intelligence, l’ambiziosa scommessa annunciata l’anno scorso tra effetti speciali e promesse roboanti, oggi appare come un adolescente confuso che ha dimenticato cosa voleva diventare da grande. Doveva essere l’AI “personalizzata, privata e potente”. Quello che abbiamo visto, invece, è una creatura ibrida, impantanata tra modelli on-device limitati e una dipendenza poco dichiarata da ChatGPT, con la promessa implicita che “niente sarà inviato senza il tuo permesso” — il che, detto da una società sotto indagine antitrust, suona più come un patto tra cavalieri medievali che come una policy credibile.

WMF 2025: il futuro non è domani è adesso e si chiama Bologna

C’è qualcosa di provocatoriamente surreale nel vedere Bologna trasformarsi nel cuore pulsante dell’innovazione globale, mentre fuori dai padiglioni della fiera il traffico fa lo stesso rumore del 1998. Eppure, è qui, tra robot quadrupedi, venture capitalist travestiti da salvatori e startup assetate di gloria, che si materializza l’utopia e l’ambiguitàdel futuro condiviso, parola d’ordine del WMF – We Make Future 2025.

Aperto da domani, il WMF 2025 non è più una semplice fiera tecnologica. È una vera e propria intelligenza collettiva incarnata: 90 palchi, 1.000 speaker, oltre 700 sponsor ed espositori, e una promessa non detta ma onnipresente quella di costruire un domani dove l’AI non solo risolve problemi, ma plasma comportamenti, filtra emozioni e con un sorriso freddamente algoritmico, ci guida in un mondo più inclusivo. Inclusivo per chi, esattamente? Dettaglio da non chiedere troppo forte, se non vuoi sembrare il solito guastafeste dell’innovazione.

WMF 2025 Startup competition, o il reality show dell’innovazione digitale: sei finaliste, mille retoriche e una sola vera sfida

Il 5 giugno, mentre fuori probabilmente qualcuno ancora lotterà con l’IA generativa per farle scrivere un’email decente, sul Mainstage del WMF andrà in scena l’ennesimo spettacolo dell’innovazione: la finale della Startup Competition più grande al mondo — a detta degli organizzatori, ovviamente. Un’arena hi-tech da fiera dell’est, in cui sei startup sopravvissute a un filtro iniziale da 1.500 candidature si contenderanno la gloria, gli investitori e, udite udite, l’accesso alla mitica finale della Startup World Cup di San Francisco. La Silicon Valley come premio di consolazione: una narrazione perfetta per LinkedIn.

Il boom dell’IA è già finito? Ecco gli eventi che potrebbero riaccendere il mercato – Bar dei Daini

Il 2025 è iniziato con una doccia fredda per i titoli legati all’intelligenza artificiale. Dopo un 2024 esplosivo, la sostenibilità dell’enorme spesa in IA sta diventando un problema sempre più evidente, e i mercati hanno reagito di conseguenza. Aziende come Nvidia hanno subito correzioni significative, non solo per la frenata nell’entusiasmo sull’IA, ma anche per altri fattori macroeconomici e geopolitici. Tuttavia, secondo gli analisti di Morgan Stanley, il settore potrebbe ricevere un’iniezione di ottimismo grazie a una serie di eventi chiave previsti nei prossimi mesi.

Google e Meta saranno tra i principali attori a giocarsi il futuro dell’IA nel breve termine. L’evento Google Cloud Next, in programma dal 9 all’11 aprile, sarà l’occasione per approfondire la recente acquisizione di Wiz e il suo ruolo strategico nell’ecosistema Google Cloud Platform. Non si tratterà solo di sicurezza informatica, ma anche di nuove integrazioni IA che potrebbero accelerare l’adozione dell’AI tra le aziende.

Le tendenze tecnologiche da tenere d’occhio al CES 2025

Nel 2024, l’Intelligenza Artificiale è stata al centro della scena, con i partecipanti che hanno mostrato le loro ultime soluzioni tecnologiche basate su questa tecnologia. Quest’anno, al CES 2025, prevediamo che l’AI rimarrà al centro dell’evento, poiché si tratta di una tecnologia che continua a espandersi e crescere a un ritmo rapido, anche se, ci aspettiamo l’emergere di tendenze tecnologiche più specifiche che daranno il tono all’innovazione per il resto dell’anno.

LG al CES 2025 presenta AI In-Vehicle Experience, soluzione AI per maggiore sicurezza alla guida

Prende il nome di AI In-Vehicle Experience la soluzione basata sull’Intelligenza Artificiale sviluppata per garantire un’esperienza di guida più sicura e confortevole, che LG Electronics presenterà in occasione del CES 2025 a Las Vegas. La novità di casa LG è basata sulla tecnologia Vision AI che ottimizza le condizioni all’interno dell’abitacolo in base alle esigenze dei passeggeri.

CES 2025: le ultime novità su Tecnologia, AI e Mobilità Sostenibile

Tecnologia, innovazione, Intelligenza Artificiale, Salute e benessere digitale, trasporto sostenibile, siicurezza stradale e futuro della mobilità: saranno questi i temi principali del CES 2025, l’evento tecnologico più importante al mondo, annunciati da Kinsey Fabrizio, Presidente della CTA, Consumer Technology Association, organizzatrice della manifestazione, che si terrà dal 7 al 10 gennaio 2025 a Las Vegas. Vediamo quali sono state le altre anticipazioni in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2025 che affiancherà, alle grandi aziende espositrici anche una serie di interessanti incontri e conferenza.

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