Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

Categoria: Sostenibilità

Sostenibilità ambientale, Economia Circolare

Sam Altman: Quanto costa davvero un pensiero? il prezzo dell’intelligenza artificiale calcolato in watt, acqua e bugie

L’intelligenza artificiale è idrovora. Non nel senso metafisico, ma molto concreto: ogni parola che leggi, ogni domanda che fai a ChatGPT, ogni linea di codice predetta da un LLM brucia corrente e assorbe acqua. Non solo silicio e matematica, ma infrastruttura fisica e risorse naturali, come ogni altra tecnologia della storia.

Sam Altman, CEO di OpenAI e oracolo involontario dell’era post-digitale, ha recentemente pubblicato un post dove tenta di rassicurare (o distrarre?) l’opinione pubblica con un dato apparentemente innocuo: “una query media di ChatGPT consuma circa 0.000085 galloni d’acqua, ovvero circa un quindicesimo di cucchiaino”. Messa così, l’IA sembra meno un mostro energetico e più una tisana tiepida.

L’intelligenza artificiale consuma più della tua coin preferita

Ricordi quando Elon Musk decise di far crollare Bitcoin con un tweet pseudo-ecologista? Era il 2021. Disse che Tesla non avrebbe più accettato BTC per motivi ambientali. Tutti da Wall Street ai meme kids — cominciarono a contare i TWh come se fosse il nuovo benchmark ESG. Proof-of-work divenne il male assoluto. Le centrali a carbone cinesi, improvvisamente, furono sulla bocca di ogni influencer cripto. E oggi? Oggi l’AI brucia più watt del Bitcoin, ma nessuno twitta indignato. Silenzio stampa. Letteralmente.

L’intelligenza artificiale divorerà più energia del Bitcoin: l’orgia elettrica dei dati ha appena cominciato

Benvenuti nell’era dell’intelligenza artificiale dove l’unico limite non è l’etica, né la regolamentazione, ma il wattaggio. Se pensavate che il mining di Bitcoin fosse il campione mondiale dell’inutilità energetica su scala industriale, sappiate che c’è un nuovo concorrente affamato in pista: l’AI. Quella che vi risponde, vi suggerisce ricette, vi scrive email e che – ironia suprema – vi consiglia di ridurre la vostra impronta ecologica mentre brucia energia come una Las Vegas digitale.

Secondo un’analisi pubblicata sulla rivista Joule da Alex de Vries-Gao, noto per aver tenuto sotto controllo per anni il disastro energetico delle criptovalute su Digiconomist, l’AI sta rapidamente prendendo il testimone energetico lasciato libero da Ethereum. Quest’ultima, ricordiamolo, è passata a un sistema di validazione che consuma il 99.988% in meno di energia. Un esempio virtuoso, certo. Ma che pare aver ispirato pochi.

De Vries-Gao, armato di pazienza accademica e sarcasmo implicito, ha usato una tecnica che definisce “triangolazione” per stimare il consumo energetico dell’AI. Perché le big tech, ovviamente, non sono molto inclini a dichiarare apertamente quanta energia divorano i loro modelli linguistici e visionari. Troppa vergogna, o forse solo troppo profitto per mettersi a contare i kilowatt.

Quando l’ESG incontra il Tech: così nasce il nuovo motore della crescita

Nel nuovo scenario competitivo globale, non è più sufficiente essere solo tecnologicamente avanzati o finanziariamente solidi: le aziende sono chiamate a misurarsi con un paradigma che integra responsabilità ambientale, impatto sociale e governance trasparente. I criteri ESG (Environmental, Social, Governance) si stanno rapidamente trasformando da vincolo normativo a leva strategica di crescita, investimento e innovazione.

Corporation sostenibili? La favola verde del capitalismo terminale

C’è qualcosa di straordinariamente tossico nel dover spiegare, ancora oggi, che una corporazione non può essere sostenibile. Non nel senso profondo e autentico del termine. Non importa quanti Chief Sustainability Officer si sforzino di redigere report patinati pieni di foglioline verdi e parole come “net-zero”, “carbon offset” o “circular economy”. Per quanto tu possa voler bene a quei professionisti onesti, magari idealisti la verità resta nuda e impietosa: il loro lavoro è l’ecopittura murale dell’apocalisse.

David Graeber, antropologo e attivista statunitense di orientamento anarchic, morto nel 2020, con la lucidità dissacrante che lo caratterizzava, l’ha detto senza troppi giri di parole: le corporation non possono essere greenate. Non è un limite di volontà, è un’incompatibilità strutturale. Le fondamenta stesse del modello aziendale—l’accumulazione di capitale attraverso l’estrazione di valore dal lavoro umano e dal pianeta sono tossiche per la biosfera. Punto.

La sostenibilità digitale non è un optional: è una strategia di potere

In un mondo dove la CO₂ vale più del petrolio, parlare di green computing non è più una favoletta per bambini cresciuti a TED Talk e Netflix. È geopolitica pura, è vantaggio competitivo, è sopravvivenza economica. E Seeweb lo ha capito — molto prima di tanti altri.

Dal 2005 questa azienda ha iniziato a monitorare le emissioni prodotte dai propri Data Center, ben prima che le multinazionali si facessero il lifting verde con paroloni vuoti e piani “net zero” spalmati su trent’anni. Loro, invece, hanno messo mano agli impianti, fatto scelte ingegneristiche solide, implementato tecnologie efficienti e stretto alleanze con fornitori capaci di pensare oltre il margine di profitto trimestrale. Il risultato? 233.502 chilogrammi di CO₂ eliminati dall’atmosfera in un solo anno. Non offsettati con piantine esotiche in Africa. Eliminati.

Quando la PA Italiana compra server verdi

Nel 2025, la Pubblica Amministrazione italiana si trova di fronte a una trasformazione epocale nel procurement ICT. Non si tratta più solo di acquistare tecnologia, ma di adottare soluzioni che rispettino rigorosi criteri ambientali. I Criteri Ambientali Minimi (CAM), aggiornati con il Decreto direttoriale del 6 febbraio 2025, impongono requisiti stringenti per l’acquisto di hardware e servizi IT, come l’efficienza energetica dei data center e la riduzione delle emissioni di CO₂ .

La rivoluzione silenziosa del web verde: come The Green Web Foundation sta riscrivendo le regole dell’Internet sostenibile

Nel 2025, mentre l’industria tecnologica continua a espandersi, una domanda cruciale emerge: quanto è sostenibile il nostro mondo digitale? The Green Web Foundation (TGWF), organizzazione no-profit fondata nel 2008, si pone l’obiettivo ambizioso di rendere Internet priva di combustibili fossili entro il 2030.

TGWF monitora l’energia utilizzata dai siti web, fornendo un dataset aperto che verifica se un sito è alimentato da fonti rinnovabili . Questo strumento è diventato essenziale per le aziende e le organizzazioni che desiderano ridurre la loro impronta digitale.

L’Intelligenza Artificiale e la sfida energetica: La svolta del training decentralizzato

Il governo italiano sta valutando una newco tra Enel, Ansaldo e Leonardo per garantire stabilità al sistema. Ma sarà sufficiente?

Le audizioni parlamentari sul nucleare in Italia hanno evidenziato un crescente interesse per gli Small Modular Reactor (Smr) come soluzione per garantire adeguatezza e flessibilità al sistema energetico nel medio-lungo termine. Secondo Edison, gli Smr potrebbero contribuire per l’11-22% al mix energetico nazionale entro il 2050, offrendo continuità produttiva e minori costi di rete rispetto alle rinnovabili.

Tuttavia, i costi restano un punto critico: il prezzo dell’energia prodotta potrebbe aggirarsi intorno ai 100 euro per Megawattora, con un costo capitale tra 3 e 5 milioni di euro per Megawatt, per un totale stimato tra 4,8 e 8 miliardi di euro per 1,6 Gigawatt attesi tra il 2035 e il 2040.

Studi ci dicono che entro il 2030 (source IFP), l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale di frontiera richiederà data center capaci di consumare cinque gigawatt di potenza, l’equivalente dell’energia necessaria per alimentare 10 città come Milano (0,6975). Questo scenario prospetta una domanda energetica senza precedenti, che pone interrogativi cruciali sull’infrastruttura e la sostenibilità.

AI Energy Score: misurare l’efficienza energetica dell’AI per un futuro sostenibile

Nel mondo dell’Intelligenza Artificiale, il valore di un modello non si misura più solo in parametri di accuratezza e performance, ma anche in termini di efficienza energetica. Con l’introduzione dell’AI Energy Score, Salesforce e i suoi partner stabiliscono un nuovo standard per la misurazione e la trasparenza del consumo energetico dei modelli AI. Per i leader aziendali, questo rappresenta un’opportunità strategica per ridurre i costi operativi, ottimizzare le infrastrutture IT e rispondere alle sempre più stringenti richieste di sostenibilità.

Edge Computing e Sostenibilità: un binomio strategico per il futuro delle aziende

In un contesto nel quale le aziende sono sempre più impegnate a rispettare i criteri ESG (Environmental, Social, Governance) – a parte qualche presa di posizione da parte di grandi fondi di investimento internazionali per questioni esclusivamente speculative e di cui parleremo nei prossimi giorni con un articolo ad hoc – l’adozione di tecnologie innovative è diventata una leva cruciale per accelerare i progressi verso la sostenibilità. Eppure, nonostante il 92% delle organizzazioni riconosca l’importanza strategica degli obiettivi ambientali, solo il 21% utilizza la tecnologia e i processi di trasformazione digitale per ridurre la propria impronta ecologica. Sono i dati che emergono dalla seconda edizione del Global Sustainability Barometer, commissionato da Microsoft e Kyndryl.

“Intelligenza Artificiale e sostenibilità digitale: un futuro modellato dall’innovazione”

Attraverso la storia, le tecnologie a uso generale hanno segnato tappe fondamentali nella trasformazione della società, cambiando il corso dell’economia, delle industrie e della vita quotidiana. Tecnologie come la macchina a vapore, la stampa, l’elettricità e Internet hanno inaugurato epoche di progresso senza precedenti. Oggi, l’intelligenza artificiale (IA) si presenta come la più recente e potenzialmente più rivoluzionaria tecnologia a uso generale, con un potenziale straordinario per guidare trasformazioni decisive verso gli obiettivi di sostenibilità globale.

Un recente studio del 2023, Accelerating Sustainability with AI: A Playbook, mette in evidenza come l’IA possieda tre capacità chiave: prevedere e ottimizzare sistemi complessi, accelerare lo sviluppo di soluzioni sostenibili e potenziare la forza lavoro per raggiungere obiettivi che prima sembravano inaccessibili. Questi attributi rendono l’IA un alleato imprescindibile per affrontare le sfide climatiche e ambientali. Negli ultimi anni, numerosi esempi hanno dimostrato come l’IA possa tradurre il suo potenziale in azioni concrete, contribuendo a soluzioni innovative e sostenibili.

Aziende italiane e sostenibilità: progresso nei criteri ESG, ma la circolarità deve accelerare

Nel 2024, le aziende italiane hanno fatto significativi progressi nell’applicazione dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance), ottenendo una sufficienza piena secondo l’ultima analisi di Synesgy. Questo studio globale, che ha esaminato 135 mila aziende in 144 Paesi, evidenzia che l’86% delle aziende italiane con un fatturato medio di dieci milioni di euro, e complessivamente oltre 8 mila miliardi di euro di fatturato annuo, sono riuscite a raggiungere un punteggio soddisfacente.

Schneider Electric, nuove soluzioni per affrontare le sfide energetiche e di sostenibilità legate all’AI

Schneider Electric, leader nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, ha annunciato una serie di nuove soluzioni tecnologiche innovative per affrontare le crescenti sfide energetiche e di sostenibilità derivanti dalla crescente domanda di sistemi di Intelligenza Artificiale, presentando, in particolare, un nuovo reference design per data center, sviluppato in collaborazione con NVIDIA, e un nuovo UPS ad alta densità, Galaxy VXL.

Intelligenza Artificiale e Efficienza: La Rivoluzione dei Data Center Firmata Schneider Electric e Nvidia

Schneider Electric e Nvidia hanno stretto una collaborazione strategica per affrontare le sfide poste dalle crescenti esigenze computazionali dell’intelligenza artificiale (IA), introducendo nuovi standard per la progettazione e la gestione dei data center. L’alleanza mira a ottimizzare l’infrastruttura dei data center attraverso soluzioni innovative basate sull’uso intensivo di AI, in un momento in cui le richieste di calcolo stanno trasformando rapidamente le architetture tradizionali.

Meta si prepara a rivoluzionare il panorama energetico con centrali nucleari per data center AI e comunità

Meta Platformsleader mondiale nel settore tecnologico, sta esplorando un’iniziativa ambiziosa e visionaria: integrare l’energia nucleare per alimentare i propri centri di elaborazione AI e supportare le comunità circostanti. Secondo un rapporto di Axios, l’azienda prevede di rendere operativi i reattori nucleari all’inizio degli anni 2030, unendosi a giganti come Google e Amazon, che hanno già puntato sull’energia nucleare per le proprie infrastrutture.

Amazon collabora con Orbital Materials per decarbonizzare i suoi data center attraverso l’AI

Amazon Web Services (AWS) ha recentemente siglato una partnership pluriennale con Orbital Materials, una startup innovativa che sfrutta l’intelligenza artificiale (AI) con il suo modello “Orb”  per sviluppare nuovi materiali destinati alla rimozione del carbonio. Questo accordo mira a ridurre le emissioni di CO2 all’interno dei data center di AWS, contribuendo così agli obiettivi di sostenibilità dell’azienda.

L’intelligenza Artificiale al Servizio della Transizione Verde: Il DOE degli Stati Uniti Investe $30 Milioni per Sbloccare l’Energia Pulita

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) (Biden-Harris) punta sull’intelligenza artificiale (IA) per accelerare la connessione di nuovi progetti energetici alla rete elettrica, uno snodo cruciale per l’espansione dell’energia rinnovabile. Con un finanziamento di 30 milioni di dollari stanziato attraverso il programma Artificial Intelligence for Interconnection (AI4IX), il DOE intende unire le forze tra operatori di rete, sviluppatori software e promotori di progetti energetici. Obiettivo: abbattere i tempi biblici dell’attuale processo di interconnessione e far decollare progetti di energia pulita più velocemente.

Rapporto Mobilità Sostenibile 2024: gli italiani e la sfida della sostenibilità tra innovazione e resistenze

Gli italiani sono maggiormente sensibili ai temi della sostenibilità rispetto allo scorso anno e più propensi a valutare soluzioni di mobilità sostenibile, ma solo a patto che i costi non ricadano sul cittadino, anche se poi l’effettivo utilizzo di applicazioni per la smart mobility rimane ancora limitato e il divario infrastrutturale penalizza i piccoli centri urbani a vantaggio delle grandi città metropolitane. Sono queste, in sintesi, le principali evidenze emerse dal rapporto “Mobilità Sostenibile 2024“, presentato dall’Osservatorio della Fondazione per la Sostenibilità Digitale in vista della Giornata mondiale del trasporto sostenibile del 26 novembre.

COP29: Intelligenza Artificiale e politiche per il clima

Alla Cop29 di Baku, l’Intelligenza Artificiale fa il suo ingresso nelle politiche per il clima. Firmata da oltre mille soggetti della comunità digitale, tra imprese, Ong, organizzazioni internazionali, e da una novantina di governi è stata lanciata la “Dichiarazione per l’azione digitale verde“, con lo scopo di sviluppare e diffondere gli strumenti digitali, prima fra tutti l’AI, nelle politiche sul clima.

COP29 a rischio flop. Appello di Guterres (Onu) ai leader del G20

Il Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha invitato i leader del G20 a Rio de Janeiro a salvare i colloqui sul clima delle Nazioni Unite, in fase di stallo, in Azerbaigian, dimostrando “leadership” e aprendo a “compromessi” per la riduzione delle emissioni. “Il fallimento non è un’opzione. Un risultato positivo della COP29 è ancora a portata di mano, ma richiederà leadership e compromessi da parte dei Paesi del G20” soo state le sue dichiarazioni.

COP29, è iniziata l’ultima settimana. Negoziati ancora in alto mare

È cominciata a Baku la seconda e ultima settimana della Cop29 e nella capitale azera cominciano ad arrivare i ministri dell’Ambiente e dell’Energia (per l’Italia sarà presente Gilberto Pichetto Fratin), per concludere le trattative a livello politico, con la chiusura della conferenza prevista per venerdì 22 novembre. I temi principali del negoziato sono due: finanza climatica e mercato del carbonio. Per la finanza climatica, che è il tema più importante, l’obiettivo è aggiornare il fondo da 100 miliardi all’anno di aiuti ai paesi vulnerabili contro il cambiamento climatico, previsto dall’Accordo di Parigi e in scadenza nel 2025.

Elementi di Etica Digitale: Verso un Futuro Sostenibile e Consapevole

Il libro Elementi di Etica Digitale curato da Pietro Jarre e Gianni Garbarini rappresenta una riflessione articolata su opportunità, impatti e rischi delle tecnologie digitali. In un’era in cui il digitale permea ogni aspetto della società, questa pubblicazione offre una guida essenziale per comprendere le sfide etiche e sociali che l’innovazione tecnologica comporta.

COP29. Meloni: l’Italia punta sulla fusione nucleare

Si è aperta a Baku tra luci e ombre la conferenza sul clima delle Nazioni Unite, COP29. Tante le assenze, dal presidente francese Emmanuel Macron al cancelliere tedesco Olaf Scholz e un convitato di pietra, gli Stati Uniti, pronti, stando alle ultime dichiarazioni del neo eletto presidente Donald Trump di voler uscire dagli Accordi di Parigi sul clima. Assente anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen: la sua scelta di rimanere a Bruxelles fa capire la situazione di stallo in cui si trova il processo di entrata in carica del nuovo esecutivo comunitario. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è invece intervenuta mercoledì mattina ribadendo la posizione dell’Italia sulle politiche energetiche e sulla lotta al cambiamento climatico, enfatizzando la neutralità tecnologica e un approccio pragmatico e non ideologico.

Report IBM: l’AI per la sostenibilità è un potenziale ancora inespresso

IBM ha pubblicato il suo primo State of Sustainability Readiness Report 2024, dal quale emerge che l’88% dei leader aziendali intervistati sta pianificando di aumentare l’investimento in IT per la sostenibilità nei prossimi 12 mesi e che, più in generale, oltre la metà degli intervistati che operano in diversi settori considera gli investimenti in tecnologia per la sostenibilità come un’opportunità di crescita e non solo di riduzione dei costi. Tuttavia, quando si parla di tecnologia AI, c’è un grande potenziale inutilizzato.

Settore dei trasformatori sotto pressione: domanda di centri dati AI sovraccarica la capacità industriale

La crescente domanda di trasformatori spinta dall’espansione dei centri dati alimentati dall’intelligenza artificiale sta mettendo in crisi la capacità produttiva del settore, secondo quanto riportato dal Financial Times. Andreas Schierenbeck, CEO di Hitachi Energy, leader mondiale nella produzione di trasformatori, ha lanciato un monito chiaro: il settore è “sovraccarico” e fatica a soddisfare la richiesta di nuove infrastrutture energetiche.

Sostenibilità: come Equinix e Helen stanno riscaldando Helsinki con il calore dei Data Center

In un’epoca in cui il consumo energetico dei data center è spesso visto come una sfida ambientale, il progetto innovativo tra Equinix e Helen Ltd sta trasformando questa percezione, dimostrando come il calore in eccesso possa diventare una risorsa preziosa per la comunità. Equinix, leader globale nelle infrastrutture digitali, e Helen Ltd, fornitore di soluzioni energetiche, hanno lanciato un’iniziativa che utilizza il calore generato dal data center HE5 Viikinmäki per riscaldare oltre 1.000 abitazioni a Helsinki.

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