Immaginate di poter consegnare a una macchina non soltanto il vostro volto o la vostra voce, ma l’intera complessità dei vostri pensieri, credenze e comportamenti. La promessa del gemello digitale non è più fantascienza: un esperimento condotto da ricercatori di Stanford University, Google DeepMind e altre istituzioni ha cercato di trasformare questa idea in realtà, creando agenti AI capaci di replicare le personalità umane. Il risultato è affascinante e inquietante al tempo stesso, ponendo interrogativi radicali sull’identità, sull’autenticità e sui confini dell’intelligenza artificiale.