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Absolute Zero Reasoner: l’AI che impara da sola a ragionare (senza dati umani, senza supervisione)

In un mondo dove le intelligenze artificiali sembrano crescere solo quando nutrite con montagne di dati etichettati, ecco emergere un’idea che scuote le fondamenta: un modello che impara a ragionare da solo, senza bisogno di set di dati umani, senza supervisione esterna, senza più insegnanti. Da Tsinghua, BIGAI e Penn State arriva l’Absolute Zero Reasoner (AZR), un prototipo che si autoprogramma, si autoverifica, si autocorregge — una specie di “AlphaZero del pensiero”.

Cominciamo con il nocciolo tecnico: AZR è la realizzazione di un nuovo paradigma chiamato Absolute Zero, ossia reinforcement learning with verifiable rewards (RLVR) completamente privato di dati “umani”.

Deepsomatic, l’intelligenza artificiale di Google e UC Santa Cruz che vede le mutazioni tumorali invisibili anche ai migliori scienziati

Quando Google Research e UC Santa Cruz dicono «abbiamo lanciato un modello AI che supera tutto» non è marketing, è guerra sui dati. DeepSomatic è il frutto dell’accoppiata fra l’esperienza in varianti genomiche di Google e il rigore bioinformatico dell’UCSC Genomics Institute. È stato presentato in un blog ufficiale Google come “un modello che identifica le varianti tumorali acquisite con precisione nei diversi dati di sequenziamento” (Visita Blog research.google). Nell’articolo ufficiale Google si legge che il lavoro è stato pubblicato su Nature Biotechnology con titolo: Accurate somatic small variant discovery for multiple sequencing technologies.

Lava: l’AI che fa il tetris delle VM nei cloud (efficienza fino al 9 %)

Google Research ha appena presentato LAVA (Lifetime-Aware VM Allocation), un algoritmo di scheduling con intelligenza artificiale che re-predice continuamente la “durata residua” delle VM in esecuzione per comprimere i server cloud come fosse un Tetris: l’obiettivo è ridurre lo spazio “sprecato” sui nodi e migliorare l’efficienza fino a qualche punto percentuale. (Scopri di più sul blog ufficiale di Google) (Vedi research.google)

Alibaba lancia Aegaeon e riduce l’uso di GPU Nvdia dell’82 per cento

Alibaba Group Holding ha appena scosso il mondo dell’intelligenza artificiale e del cloud computing con l’annuncio di Aegaeon, un sistema di pooling computazionale che promette di rivoluzionare il modo in cui le GPU vengono utilizzate per servire modelli di AI su larga scala. Secondo quanto riportato in un paper presentato al 31° Symposium on Operating Systems Principles a Seoul, il nuovo sistema ha permesso di ridurre il numero di GPU Nvidia H20 necessarie per gestire decine di modelli fino a 72 miliardi di parametri da 1.192 a soli 213 unità, un taglio impressionante dell’82 per cento. La beta di Aegaeon è stata testata per oltre tre mesi nel marketplace di modelli di Alibaba Cloud, evidenziando come la gestione delle risorse sia stata tradizionalmente inefficiente.

Le aziende tecnologiche costruiscono impianti energetici propri per soddisfare la domanda dell’AI

La corsa all’intelligenza artificiale sta riscrivendo le regole dell’energia negli Stati Uniti, e non in modo elegante. The AI era is giving fracking a second act, un colpo di scena per un’industria che già durante il boom dei primi anni 2010 veniva accusata di avvelenare falde acquifere, provocare terremoti indotti e prolungare la dipendenza dai combustibili fossili. Le aziende AI stanno costruendo data center mastodontici vicino ai principali siti di produzione di gas, generando spesso energia in proprio sfruttando fonti fossili. Una tendenza in gran parte oscurata dai titoli sulle applicazioni AI in sanità o lotta al cambiamento climatico, ma destinata a ridefinire le comunità che ospitano queste strutture.

Agentic AI’s strategic ascent

Agentic AI e la rivoluzione silenziosa dei modelli operativi aziendali

L’intelligenza artificiale ha smesso di essere una promessa lontana. Non si parla più di strumenti che aiutano a fare meglio ciò che già facciamo, ma di agenti AI che prendono decisioni, orchestrano processi e, in qualche modo, ridefiniscono il significato stesso di lavoro in azienda. IBM e Oracle non si limitano a lanciare slogan: una survey di oltre 800 dirigenti C‑suite in 20 paesi delinea una tendenza netta e irrinunciabile. Il 67 % degli executive prevede che gli agenti agiranno autonomamente già entro il 2027. Non un esercizio di stile, ma un deadline strategico che chi guida aziende non può ignorare.

Apple e il dualismo dell’Intelligenza: la rivoluzione nascosta dell’M5 incontra l’ansia globale

Il mondo della tecnologia sta assistendo a una silenziosa, ma epocale, mutazione: l’intelligenza artificiale sta abbandonando le server farm remote per insediarsi direttamente, in modo nativo e potente, nei nostri device quotidiani. Al centro di questa transizione c’è l’Apple M5, un sistema su chip che non è semplicemente una versione potenziata del suo predecessore, ma un vero e proprio ripensamento dell’architettura di calcolo. Apple, infatti, ha inciso il futuro su un processo a 3 nanometri, introducendo un concetto radicale: integrare acceleratori neurali all’interno di ogni core della GPU. Non più solo un muscolo grafico, ma una rete di piccoli, efficienti motori per l’IA, capaci di una potenza di calcolo GPU quadruplicata rispetto all’M4.

Performance Oro alle Olimpiadi di Astronomia

I ricercatori hanno sottoposto GPT-5 e Gemini 2.5 Pro agli esami teorici e di analisi dei dati dell’International Olympiad on Astronomy and Astrophysics (IOAA) dal 2022 al 2025. Questi esami sono noti per richiedere una profonda comprensione concettuale, derivazioni in più passaggi e analisi multimodale.

ModelloMedia TeoriaMedia Analisi Dati
Gemini 2.5 Pro85.6%76% (circa)
GPT-584.2%88.5%

Dettagli sui Risultati

La corsa segreta ai supercomputer dell’intelligenza artificiale

La rivoluzione dell’AI non avviene sul palco visibile degli algoritmi: accade dietro le quinte, nel buio metallico dei datacenter, dove i veri contendenti si sfidano per il dominio sui supercomputer che alimentano i modelli generativi. Non è una guerra sui dati né sulle reti: è una guerra sull’elettricità, sul silicio e sulla capacità di orchestrare decine di migliaia di GPU come un esercito silenzioso.

Ai supercomputer con GPU non serve il fine scientifico predizione del tempo, simulazioni nuclearima la generazione di testo, immagine, agenti decisionali. E per farlo servono scale gigantesche: cluster con migliaia se non centinaia di migliaia di Nvidia H100, Google TPU o acceleratori custom emergenti. Questi sistemi non simulano fisica: predicono il prossimo “token” (parola, pixel, passo d’azione). Li potremmo chiamare predittori massivi.

Rigetti’s pentagon pivot: l’ascesa del disruptor difensivo nel calcolo quantistico

Quando Wall Street si sveglierà, il Pentagono avrà già visto il futuro. Rigetti Computing (NASDAQ: RGTI) sta emergendo come il Palantir 2.0 del calcolo quantistico: un innovatore allineato alla difesa, con i suoi primi clienti principali non aziende, ma governi. Mentre il Pentagono, gli alleati degli Stati Uniti e le agenzie energetiche accelerano l’adozione del calcolo quantistico, Rigetti si sta posizionando all’incrocio tra sicurezza nazionale, materiali avanzati e resilienza energetica, richiamando l’ascesa di Palantir come pioniere della tecnologia profonda finanziato dalla difesa.

Spotify stringe accordi con le major per un’AI che rispetta gli artisti

Spotify ha appena firmato accordi con Sony, Universal, Warner e Merlin per sviluppare strumenti di intelligenza artificiale che mantengano artisti e autori al centro del processo creativo. Non è un gesto di marketing, ma una manovra strategica per costruire un futuro dove l’AI non sostituisce la musica, la amplifica. L’obiettivo dichiarato è semplice: lasciare ai musicisti il potere di decidere se e come l’intelligenza artificiale possa usare la loro voce o il loro suono, garantendo compensi trasparenti quando questo avviene.

stop Cyber Command sulla Russia

I nuovi hacker: l’onda anomala che ridefinisce la guerra cibernetica globale

Una nuova generazione di hacker sta mettendo in ginocchio infrastrutture critiche, grandi aziende e governi di tutto il mondo. Lo fanno più velocemente, in modo più astuto e con un livello di coordinamento mai visto prima. Secondo il National Cyber Security Centre (NCSC) del Regno Unito, si verificano circa quattro attacchi informatici di “rilevanza nazionale” ogni settimana, un aumento del 50% di incidenti capaci di paralizzare il governo centrale e i servizi essenziali.

La posta in gioco non è più solo il denaro: è l’influenza strategica e la destabilizzazione.

Un modello leggero per la Struttura Proteica: Apple svela SimpleFold, la rivoluzione cccessibile dell’AI

I ricercatori di Apple hanno presentato SimpleFold, un nuovo modello di intelligenza artificiale progettato per prevedere la struttura 3D delle proteine con una potenza di calcolo nettamente inferiore rispetto ai sistemi esistenti, come l’acclamato AlphaFold di Google DeepMind. Questa innovazione rappresenta un grande passo avanti verso la democratizzazione della biologia strutturale, permettendo a un numero maggiore di laboratori di studiare le proteine e accelerare la scoperta di farmaci senza la necessità di accedere a cluster di supercomputer mastodontici.

ReTraceQA: la nuova sfida per i modelli linguistici piccoli nella comprensione del senso comune

Il Punteggio è Tutto? La ricerca di Sapienza NLP rileva un “Vuoto Critico”

Siamo abituati a celebrare i Modelli Linguistici Piccoli (SLM – Small Language Models) per le loro crescenti capacità e l’efficienza che portano nelle applicazioni di Intelligenza Artificiale (IA). Ma i loro punteggi di accuratezza riflettono davvero le loro reali capacità di ragionamento?

Come l’IA sta riscrivendo le regole dell’energia: data center sotto shock e megawatt fuori controllo

L’industria dell’intelligenza artificiale sta vivendo una rivoluzione energetica. Non si tratta solo di algoritmi più sofisticati o di modelli linguistici più potenti; è una questione di megawatt, infrastrutture e di come l’energia venga orchestrata in tempo reale. Il concetto di “new power layer” per l’orchestrazione dell’IA sta emergendo come una risposta strategica a questa nuova era.

Uber lancia Microtask AI driver per addestrare AI e migliorare il lavoro flessibile

Uber prova a diventare la piattaforma definitiva per il lavoro flessibile e lancia negli Stati Uniti un pilota per far guadagnare ai suoi driver e corrieri soldi extra con microtask per addestrare modelli AI. Si tratta di registrare audio, caricare immagini o documenti in determinate lingue, con pagamenti che variano, ma a volte bastano pochi secondi per guadagnare un dollaro. L’idea è trasformare l’esercito globale di freelance di Uber in un concorrente di Scale AI e Amazon Mechanical Turk, piattaforme già note per far etichettare dati da umani per addestrare AI.

AI Agents diventano davvero utili con skills for Claude e Agentkit

AI agents hanno smesso di essere solo un concetto astratto o un esperimento da laboratorio. Ora le aziende di intelligenza artificiale puntano a renderli davvero utili per utenti e professionisti. Anthropic ha annunciato Skills for Claude, un sistema di “cartelle” contenenti istruzioni, script e risorse che Claude può caricare per diventare più intelligente su compiti specifici, dal lavoro su Excel al rispetto delle linee guida del brand. Gli utenti possono anche creare Skills personalizzate, utilizzabili su Claude.ai, Claude Code, API e SDK, con aziende come Box, Rakuten e Canva già a bordo.

Microsoft scommette su voce e visione di Copilot per trasformare il PC in partner intelligente

Microsoft sta spingendo Copilot oltre la semplice app di produttività per trasformare il PC in un assistente che non solo risponde, ma osserva e agisce. L’ultima mossa? Il nuovo wake word “Hey, Copilot!” che permette di interagire con Windows 11 tramite voce. Mehdi, uno dei dirigenti chiave, lo definisce il “terzo meccanismo di input” del PC, dopo tastiera e mouse. Non sostituisce il tradizionale metodo di lavoro, ma promette un’interazione più naturale e, a detta sua, “piuttosto profonda”.

Anthropic sogna di triplicare i ricavi nel 2026

Secondo le fonti Reuters, Anthropic starebbe per raggiungere un fatturato annualizzato di circa 7 miliardi di dollari questo mese, un salto rispetto ai circa 5 miliardi stimati a luglio. La società produttrice del modello Claude prevede che questo tasso si porti a 9 miliardi entro fine 2025, e tra 20 e 26 miliardi entro fine 2026.

META abdica a Intel? la scommessa audace su ARM che scuote l’architettura dell’AI

La notizia è esplosa come un fulmine in (quasi) cielo sereno: Meta Platforms e Arm Holdings hanno ufficializzato mercoledì una partnership strategica tramite la quale Meta impiegherà le piattaforme data center di Arm per potenziare i suoi sistemi di classificazione e raccomandazione. Lo scopo: sostituire (in parte) l’egemonia dell’architettura x86 con soluzioni basate su Neoverse, più efficienti dal punto di vista energetico.

Quantum Computing: la rivoluzione che nessuno è davvero pronto a capire

Il problema non è la fisica. È la fiducia. Tutti parlano del quantum computing come della prossima rivoluzione tecnologica, ma pochi capiscono cosa accade davvero dietro quelle scatole criogeniche che lavorano a temperature più fredde dello spazio interstellare. Le aziende fingono sicurezza quando in realtà brancolano tra probabilità, rumore e correzione d’errore. È la prima volta nella storia dell’informatica in cui il computer non è prevedibile, e l’imprevedibilità, paradossalmente, è il suo valore più grande.

OpenAI istituisce un consiglio di esperti su benessere e AI

OpenAI ha annunciato martedì la formazione di un Consiglio di Esperti su Benessere e IA (Expert Council on Well-Being and AI), un gruppo composto da accademici e leader di organizzazioni no-profit. L’obiettivo è assistere l’azienda nel valutare come i suoi prodotti influenzino la salute mentale degli utenti.

VEO 3 è Arrivato

Il “magic prompt” che sblocca la creatività repressa dei modelli linguistici

C’è qualcosa di irresistibile nel pensare che l’intelligenza artificiale, la nostra creatura più sofisticata, abbia bisogno di un piccolo trucco per essere davvero creativa. Un gruppo di ricercatori di Stanford, Northeastern e West Virginia University ha appena presentato un paper dal titolo volutamente provocatorio: Verbalized Sampling: How to Mitigate Mode Collapse and Unlock LLM Diversity. Dentro, c’è una scoperta che sembra banale e invece cambia tutto. Un “magic prompt” capace di sbloccare la creatività repressa dei modelli linguistici, restituendo quella varietà di pensiero che l’allineamento etico e la preferenza umana avevano lentamente sterilizzato.

Google Deepmind e la terapia del cancro: un battito d’ali dell’intelligenza artificiale

Il giorno in cui un’intelligenenza artificiale ha superato il semplice “riconoscere modelli” e ha generato una ipotesi biologica nuova, da confermare sperimentalmente, è qui. DeepMind ha annunciato mercoledì che il suo ultimo sistema di IA biologica ha formulato e poi verificato in laboratorio una proposta rivoluzionaria per il trattamento del cancro, definendo questo risultato “un traguardo per l’intelligenza artificiale nella scienza”. Con Yale, DeepMind ha rilasciato un modello di fondazione per l’analisi a singola cellula da 27 miliardi di parametri, denominato Cell2Sentence-Scale 27B (C2S-Scale), costruito sulla famiglia open-source Gemma. Il modello ha generato “una nuova ipotesi sul comportamento cellulare del cancro” che è stata da allora validata sperimentalmente in cellule viventi. (vedi blog Google)

Il contenuto generato AI ha superato quello umano

È ufficiale. Dalla fine del 2024, il numero di articoli generati da intelligenze artificiali ha superato quello degli articoli scritti da esseri umani. Una rivoluzione silenziosa che ha trasformato il web in un’enorme officina di testi prodotti da modelli linguistici come ChatGPT, Claude e Gemini, mentre le redazioni umane si ritirano dietro quinte digitali sempre più affollate.

Ma ecco il paradosso: nonostante questa invasione, la curva di crescita si è improvvisamente fermata. Dopo il picco di maggio 2024, la percentuale di contenuti AI pubblicati si è stabilizzata. È come se il web avesse raggiunto un punto di saturazione, o forse un momento di autoconsapevolezza. Gli editori stanno iniziando a capire che la quantità non è sinonimo di visibilità. Google e ChatGPT, secondo i dati, non mostrano la maggior parte di questi articoli nelle loro risposte. È un po’ come stampare milioni di copie di un giornale e poi scoprire che nessuno le distribuisce.

veo 3.1 Google spera possa dominare la guerra silenziosa dell’AI video con audio

Inizio con un colpo secco: l’idea che un modello video generi audio credibile insieme all’immagine non è rivoluzionaria sul piano teorico, ma è difficilissima da far funzionare bene in ogni contesto. Con veo 3, Google ha già messo le basi: ambienti, dialoghi, effetti tutto generato internamente. Ciò che 3.1 promette è di spostare l’asticella dalla sperimentazione accademica alla praticità da studio domestico: audio vivo più editing granulare, durata maggiore, controlli più fini.

Claude Haiku 4.5

Claude Haiku 4.5 è pensato per essere il modello “leggero” e veloce, accessibile nel prezzo, con buone capacità di ragionamento e generazione, un compromesso tra prestazioni e costo.

(Analogamente al modello Haiku 3.5 che era già la versione più rapida della serie Claude fino ad allora) Anthropic dichiara che Haiku 4.5 costa circa un terzo rispetto al modello Sonnet 4, e un quindicesimo rispetto al modello Opus più potente.

Colosso da 40 miliardi: BlackRock, Nvidia e xAI uniscono le forze per rivoluzionare i data center dell’AI

Un consorzio di investimento che include BlackRock, Global Infrastructure Partners e il fondo MGX di Abu Dhabi ha concluso un accordo da 40 miliardi di dollari per l’acquisizione di uno dei maggiori operatori di data center al mondo, lanciando un’iniziativa volta a sostenere le infrastrutture per l’intelligenza artificiale.

dInfer: An Efficient Inference Frameworkfor Diffusion Language Models

Ant Group ha appena scosso le fondamenta dell’ecosistema dell’intelligenza artificiale con il lancio di dInfer, un framework open-source progettato per ottimizzare l’inferenza dei modelli linguistici basati su diffusione (dLLM). Questo strumento promette di superare le soluzioni esistenti, come Fast-dLLM di Nvidia, in termini di velocità e efficienza, segnando un punto di svolta significativo nel panorama dell’AI.

Federal Reserve avverte: la singolarità dell’AI potrebbe spazzarci via entro pochi decenni

La Federal Reserve Bank of Dallas non è solita indulgere in giochi di fantasia. Eppure, nel suo rapporto di giugno 2025 sull’intelligenza artificiale e la produttività, ha tracciato scenari che vanno dalla “Singolarità benevola” all'”Estinzione”. Sì, avete letto bene: estinzione. Non è un incubo da film di fantascienza, ma una proiezione economica ufficiale. Il grafico allegato mostra come l’adozione dell’IA potrebbe influenzare il PIL pro capite fino al 2050, con scenari che spaziano da un modesto incremento dell’1,9% annuo a un potenziale collasso esistenziale. (dallasfed.org)

Apple aumenta gli investimenti in Cina: Tim Cook sfida le tensioni globali e lancia l’Iphone Air

Apple, il gigante tecnologico che ha fatto del design minimalista e della privacy un mantra, ha deciso di fare un passo audace: aumentare gli investimenti in Cina. Tim Cook, il CEO che ha sempre parlato di “responsabilità globale”, ora si trova a bilanciare la sua retorica con la realtà geopolitica. La sua visita a Beijing e Shanghai, accompagnata dal nuovo Chief Operating Officer Sabih Khan, non è solo una questione di business, ma una mossa strategica in un contesto di crescente tensione tra le due maggiori economie mondiali.

OpenAI ha cinque anni per trasformare 13 miliardi in 1 trilione: la scommessa più grande della storia tecnologica

Se pensate che il business delle intelligenze artificiali sia un gioco da ragazzi, OpenAI è qui per dimostrarvi il contrario. Con 13 miliardi di dollari di ricavi annuali di cui il 70% proviene da utenti che pagano 20 dollari al mese per chattare con un algoritmo l’azienda di Sam Altman sta vivendo un momento d’oro. Ma attenzione: dietro l’oro c’è un buco nero finanziario pronto a inghiottire tutto. Perché OpenAI ha promesso di spendere oltre 1 trilione di dollari nei prossimi dieci anni. E non è una cifra scritta su un tovagliolo in un ristorante di lusso, ma un impegno vincolante con partner come Oracle, Nvidia, AMD e Broadcom.

Goldman Sachs intelligenza artificiale e il paradosso della banca che taglia per crescere

Goldman Sachs ha deciso di giocare la sua partita più ambiziosa sul campo dell’intelligenza artificiale, e lo fa nel momento in cui i numeri la incoronano come regina indiscussa dell’investment banking globale. Il terzo trimestre è stato un trionfo: 15,2 miliardi di dollari di ricavi, più 20% rispetto all’anno precedente, e un utile netto balzato del 37% a 4,1 miliardi. David Solomon, il suo amministratore delegato, sorride. O almeno, così sembra. Perché dietro quella curva perfetta di risultati, si intravede la lama tagliente della ristrutturazione più silenziosa mai condotta nel settore bancario: quella guidata dagli algoritmi.

Walmart e OpenAI: quando il carrello entra nella chat

La notizia è semplice nel suo impatto e complicata nelle sue conseguenze: Walmart ha annunciato una partnership con OpenAI per permettere agli utenti di acquistare prodotti direttamente all’interno delle conversazioni di ChatGPT tramite la funzionalità Instant Checkout. Questa mossa trasforma un’interfaccia conversazionale in un punto vendita, e lo fa con la leggerezza di un click e la pretesa di cambiare il comportamento d’acquisto di centinaia di milioni di clienti.

Oltre Einstein: il tempo quantistico che sfida la realtà

Gli orologi più precisi del mondo stanno diventando specchi del futuro, non solo strumenti di misura. Fisici come Igor Pikovski, del Stevens Institute of Technology, stanno cercando di capire se il tempo, quella linea apparentemente inesorabile che ci separa dal passato, possa piegarsi sotto le leggi del mondo quantistico. In laboratorio, atomi intrappolati e raffreddati a temperature vicine allo zero assoluto battono i secondi con una precisione che umilia qualsiasi orologio svizzero, ma ciò che cercano non è la puntualità: è la verità sul tempo stesso.

ChatGPT si dà all’eros: Sam Altman e il “tratta gli adulti da adulti” che sa di scusa

Meraviglia delle meraviglie! Sam Altman, il gran capo di OpenAI, ha deciso che ChatGPT, quel santarellino dell’intelligenza artificiale, è pronto a togliersi il saio e indossare un completino un po’ più… piccante. In un post su X, con la nonchalance di chi ordina un caffè, ha annunciato che da dicembre la sua creatura potrà chiacchierare di eros con gli adulti “verificati”. Perché, si sa, nulla dice “maturità tecnologica” come un chatbot che sussurra paroline dolci a chi ha confermato l’età con un clic.

Perché i matematici vogliono distruggere l’infinito e potrebbero riuscirci

Per secoli l’infinito è stato la gemma lucente della matematica, il suo concetto più vertiginoso e forse più seducente. L’idea che i numeri possano estendersi senza limiti è stata la spina dorsale del pensiero moderno, dal calcolo infinitesimale di Newton alla teoria degli insiemi di Cantor. Ma oggi una nuova corrente, gli ultrafinitisti, sta ribaltando il tavolo con una domanda scomoda: e se l’infinito non esistesse affatto? Non per mancanza di immaginazione, ma perché è un errore epistemologico, un miraggio concettuale che ha ipnotizzato la matematica per troppo tempo.

Oracle annuncia un piano per distribuire 50.000 AMD AI chips

Oracle ha annunciato un’importante espansione della propria infrastruttura cloud, pianificando la distribuzione di 50.000 GPU AMD Instinct MI450 per l’intelligenza artificiale entro il terzo trimestre del 2026, con un’ulteriore crescita attesa nel 2027 e oltre. Questo accordo segna una svolta competitiva di rilievo nel settore AI, con Oracle che mira a diventare il primo hyperscaler a offrire un supercluster AI pubblico interamente basato su GPU AMD di nuova generazione, competendo così con Nvidia sia dal punto di vista tecnologico che commerciale.

Navigare nell’alveare dell’intelligenza artificiale open source: come orientarsi tra 4 milioni di modelli

L’intelligenza artificiale open source non è più una nicchia per ricercatori con troppo tempo libero, ma un ecosistema tentacolare e caotico. Hugging Face da sola ospita oltre quattro milioni di modelli, una cifra che somiglia più a un’entropia digitale che a un catalogo scientifico. Si passa da reti neurali per la visione artificiale a sistemi di gestione del rischio, da chatbot educativi a framework per la cybersicurezza. La democratizzazione dell’AI sta accelerando, ma con essa cresce il rumore di fondo, e capire dove si nasconde il valore è diventato un esercizio di lucidità strategica più che di pura curiosità tecnologica.

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