Macrohard. Il nome stesso suona come uno scherzo da liceo. Un gioco di parole che sembra fatto per strappare un sorriso, ma che porta con sé la firma inconfondibile di Elon Musk. L’uomo che da decenni trasforma la provocazione in strategia industriale, dal mettere razzi nello spazio al vendere auto elettriche come status symbol per miliardari annoiati. Ora l’obiettivo dichiarato è demolire il dominio software di Microsoft con un progetto che sembra scritto da uno sceneggiatore di satira tecnologica: una compagnia interamente simulata da intelligenze artificiali, senza dipendenti umani, che produce software generato da AI e lo mette sul mercato. Macrohard, appunto. Il meme diventa modello di business, e il mondo si accorge che dietro lo scherzo si nasconde un piano che potrebbe essere letale per chi domina oggi lo stack digitale.