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OpenAI strategia enterprise

Quando dico che l’era di “OpenAI come partner” è finita, lo intendo nel senso che OpenAI non si accontenta più di “fornire modelli” a Microsoft e altri: sta rilanciando il suo ruolo nel flusso di lavoro enterprise, trasformandosi da fornitore a concorrente pieno, da “accademia/start‑up” a “infrastruttura + applicazioni + servizi”. E questa trasformazione cambia le regole del gioco per tutti.

Una prima evidenza: OpenAI ha siglato un accordo con PwC che va oltre la semplice licenza  PwC diventa rivenditore del livello enterprise di ChatGPT, con 100 000 utenti in forze. Parallelamente OpenAI sta lanciando pacchetti di “deployments + consulenza” a partire da $10 M per cliente — una chiara mossa per inserirsi nel cuore dei processi aziendali, non solo come add‑on.

OpenAI Introducing GPT-OSS-safeguard

La novità che (forse) salva la faccia ma non il mondo

OpenAI ha annunciato gpt‑oss‑safeguard‑120b e gpt‑oss‑safeguard‑20b, due modelli open‑weight correttivi progettati per compiti di classificazione della sicurezza (moderazione, rilevazione di contenuti tossici, discorsi ingannevoli, ecc.).
Questi modelli non sono “nuovi mondi”, ma un’evoluzione: derivano dalla linea gpt‑oss (già rilasciata ad agosto) e sono specializzati nel “ragionare” sulla policy che gli fornisci piuttosto che imparare implicitamente una classificazione dai dati.

Bending Spoons ha appena annunciato l’acquisizione di AOL

Bending Spoons, società tecnologica italiana con sede a Milano, ha deciso di acquistare AOL da Yahoo, che è controllata dal fondo Apollo Global Management. L’operazione è finanziata da un pacchetto debitorio pari a circa 2,8 miliardi di dollari per supportare l’acquisizione e ulteriori investimenti futuri. Il valore stimato della transazione è circa 1,4-1,5 miliardi di dollari. AOL vanta ancora una base consistente di utenti attivi (circa 30 milioni/mese e 8 milioni/giorno) secondo Bending Spoons.
L’operazione si inserisce in una strategia più ampia di acquisizioni da parte di Bending Spoons: ad esempio ha recentemente acquistato società come Brightcove, WeTransfer e altri asset tecnologici statunitensi in declino.

Inside Russia’s nuclear-powered cruise missile: il flying chernobyl e la follia della potenza

E’ “sinistramente” poetico nel tentativo russo di resuscitare l’idea di un missile nucleare a propulsione. Mentre il resto del mondo fatica a disintossicarsi dal petrolio, la Russia accende un reattore sotto le ali di un’arma volante e la chiama progresso. Il Burevestnik, orgoglio della propaganda di Putin, è stato presentato come il primo missile nucleare a propulsione russa con autonomia teoricamente illimitata. Sulla carta può volare per 14.000 chilometri, restando in aria per oltre 15 ore, pronto a colpire qualunque obiettivo sulla Terra. Nella realtà, assomiglia più a un “flying Chernobyl” che a una rivoluzione strategica.

Il romanzo scritto da intelligenza artificiale che ha superato gli umani in Giappone

Forse la fine dell’autore umano non arriverà con un boato ma con un algoritmo che scrive troppo velocemente per essere ignorato. È successo davvero: un romanzo scritto da intelligenza artificiale ha conquistato il primo posto nelle classifiche quotidiane di Kakuyomu, la piattaforma letteraria di Kadokawa, gigante editoriale giapponese che da anni alimenta l’industria di manga, anime e light novel. Il titolo, lungo quanto un prompt di programmatore distratto, suona così: “Mi sono scontrato con una ragazza a un angolo e ho usato la magia curativa su di lei, guarendola da una malattia incurabile e dalla cecità, e lei si è molto affezionata a me”. Una sintesi perfetta dell’attuale equilibrio tra banalità narrativa e potenza computazionale.

Nvidia diventa un colosso da 5 trilioni: Trump, Xi e il chip proibito

Nvidia vale più dell’intero PIL di alcuni paesi europei e, ironicamente, la notizia non è che produca chip ma che abbia superato la soglia mitologica dei 5 trilioni di dollari. Un numero talmente grande da sembrare una simulazione di intelligenza artificiale, che però Wall Street prende molto sul serio. Le azioni continuano a salire, sospinte non tanto dai transistor quanto da una dichiarazione di Donald Trump, il quale ha annunciato con la consueta diplomazia di voler “parlare con Xi Jinping” riguardo al Blackwell, il chip più potente e più proibito del momento.

“meek models shall inherit the earth” secondo il MIT: quando l’idea che “più è meglio” in AI smette di reggere

Nel vicolo cieco dove gli ingegneri sperano di superare limiti con miliardi di parametri, uno studio del MIT – firmato da Hans Gundlach, Jayson Lynch e Neil Thompson – accende una luce di ragione: i rendimenti marginali dello scaling (aumento di dati e compute) si stanno appiattendo, mentre i progressi nell’efficienza algoritmica galoppano. Secondo il loro modello, i “modelli umili” (meek models), progettati per operare con risorse limitate, potrebbero col tempo colmare buona parte del gap con i modelli “frontiera”. (studio arXiv)

Amazon inaugura Project Rainier, il data center da 11 miliardi di dollari per l’intelligenza artificiale di Anthropic

Amazon ha acceso i motori del suo nuovo colosso dell’intelligenza artificiale. Project Rainier, annunciato per la prima volta nel dicembre 2024 e ora ufficialmente operativo in Indiana, è un data center da 11 miliardi di dollari che segna una svolta nella corsa ai modelli generativi. L’obiettivo è chiaro: fornire la potenza di calcolo necessaria ad Anthropic, la società di IA generativa dietro Claude, che molti analisti ormai considerano l’unico vero rivale strutturale di OpenAI.

La corsa americana ai minerali critici: il nuovo oro tecnologico che ridisegna le alleanze globali

Donald Trump ha riscritto il manuale della geopolitica economica, di nuovo. Durante la sua recente visita in Asia, ha firmato una serie di accordi sui minerali critici che, dietro l’apparente tecnicismo diplomatico, nascondono una mossa strategica di portata globale: ridurre la dipendenza americana dalla Cina nel settore delle terre rare, il cuore pulsante della tecnologia moderna. Non si parla solo di elementi chimici, ma di potere, di catene del valore e di controllo sull’infrastruttura tecnologica del pianeta. La stessa infrastruttura che alimenta semiconduttori, batterie per veicoli elettrici, turbine eoliche e sistemi d’arma avanzati.

Palo Alto, NEO un Robot in ogni casa

Martedì scorso 1X, con base a Palo Alto, ha svelato NEO, un robot umanoide pensato per spazzare via le incombenze domestiche e offrire assistenza personalizzata grazie a un’IA integrata. L’obiettivo è ambizioso: trasformare il robot da merce da laboratorio a compagno di vita casalingo.

Secondo gli analisti, il mercato dei robot umanoidi e dei robot di servizio potrebbe superare i 400 miliardi di dollari entro un decennio, spinto dall’accelerazione dell’“embodied AI” e dalla crescente scarsità di manodopera. Tesla, Figure AI, Agility Robotics e altri stanno già sperimentando “bot che camminano” nelle fabbriche o fanno consegne; 1X vuole replicare quel salto tecnologico dentro i corridoi delle nostre case.

Sovranità algoritmica, terre rare e la partita nascosta di TikTok: un fact-check brutale

Nel confronto geopolitico tra Stati Uniti e Cina non basta parlare solo di dazi e di materie prime, perché la vera scommessa strategica ha un nome meno tangibile: sovranità algoritmica. I fatti recenti indicano che un accordo sulla cessione delle operazioni di TikTok negli Stati Uniti ha avanzato fino alla fase di approvazione e coinvolge un gruppo di investitori statunitensi che comprende figure come Larry Ellison, Silver Lake e altri partner vicini all’amministrazione Trump, con ByteDance che mantiene una quota minore nella nuova struttura. Questa non è più una telenovela per adolescenti: è una negoziazione che intreccia politica, sicurezza nazionale e affari per decine di miliardi.

OpenAI e la corsa al ricercatore AI: quando l’intelligenza artificiale comincerà a scoprire da sola

Immagina un laboratorio in cui il dottor Frankenstein non costruisce più il mostro, ma lo delega a un software. Sam Altman, con l’abituale calma glaciale di chi sa di trovarsi a pochi metri dal futuro, ha annunciato che OpenAI sta accelerando verso la creazione di un ricercatore AI pienamente autonomo entro il 2028. Non un chatbot più evoluto, non un assistente da ufficio iperattivo, ma un sistema in grado di formulare ipotesi scientifiche, pianificare esperimenti e produrre risultati verificabili. In altre parole, l’intelligenza artificiale che comincia a fare vera ricerca scientifica, senza che nessun umano tenga la mano al modello.

Nvidia è davvero ovunque? il salto quantico e il dominio infrastrutturale

Quando Jensen Huang, CEO e fondatore di Nvidia, affermò in keynote “Our GPUs are everywhere”, non stava usando un’iperbole da marketing: aveva una roadmap sotto braccio. Mercoledì a Washington, durante il GTC un palco che è ormai diventato centro strategico globale per l’IA ha mostrato come Nvidia si stia spingendo a colonizzare ogni angolo (fisico, digitale, quantico) dell’infrastruttura moderna. Le azioni NVDA sono schizzate oltre il 5 %, sfondando il muro di $200.

Da centri di ricerca governativi a reti 6G, da robotaxi a bioinformatica, Huang ha puntato tutto sull’idea che l’IA non è uno strumento: è lavoro. Chip che lavorano come operai, infrastrutture che “producono token” vocaboli dell’IA per immagini, video, molecole e persino ponti quantici-classici in un’unica sinfonia. Il claim “Nvidia è ovunque” appare provocatorio, ma dietro c’è un calcolo: visibilità su mezzo trilione di dollari di vendite previste per Blackwell e Vera Rubin fino al 2026.

Ultime notizie su vulnerabilità Browser Agent‑AI

Il contesto è semplice, ma potente: stiamo parlando del momento in cui i browser “normali” (quelli in cui navighiamo come utenti) si trasformano in agenti attivi, dotati di intelligenza, capaci non solo di ricevere comandi ma di agire al nostro posto. È il paradigma dell’“agentic browsing”: chiedi, ad esempio, “riassumi questa pagina” o “compra quel biglietto”, e l’AI browser apre tab, estrae dati, compila form, interagisce con il web come se fosse te. Fino a qui, futuribile ma allettante. Il problema è che la sicurezza (quelle garanzie consolidate per la navigazione web) non è stata ripensata in modo adeguato.

Github lancia Agent HQ per sviluppatori: il controllo totale sugli ai coding agent

Github sta rivoluzionando il modo in cui gli sviluppatori interagiscono con l’intelligenza artificiale nel coding. Con l’arrivo di agent hq, la piattaforma va oltre copilot, trasformandosi in un vero e proprio centro di comando per la programmazione assistita. Ora gli sviluppatori possono sperimentare con una gamma di ai agent di terze parti come openai codex, anthropic claude, google jules, xai e cognition devin direttamente all’interno di github. L’idea è chiara: non esiste più un singolo pilota automatico, ma un controllo missione completo dove lo sviluppatore decide quale rotta seguire tra più proposte generate dagli agent.

Microsoft e OpenAI: l’accordo da 135 miliardi che ridefinisce l’intelligenza artificiale

Microsoft ha appena siglato un accordo che ridefinisce il panorama dell’intelligenza artificiale, con implicazioni che vanno ben oltre la semplice rivalutazione del suo investimento in OpenAI. La nuova struttura societaria di OpenAI, ora trasformata in una Public Benefit Corporation (PBC), ha portato a una valutazione complessiva di 500 miliardi di dollari, conferendo a Microsoft una partecipazione del 27% nel gruppo, pari a circa 135 miliardi di dollari.

Answear.com rivoluziona la pianificazione retail con Oracle Cloud e intelligenza artificiale

La competizione nel mondo dell’e-commerce fashion non è più solo questione di cataloghi scintillanti o di influencer perfettamente sponsorizzati. Il vero campo di battaglia oggi si gioca dietro le quinte, nella capacità di leggere trend, anticipare la domanda e ottimizzare l’inventario in tempo reale, su scala internazionale. Answear.com, uno dei protagonisti europei del retail online di moda, ha scelto di non lasciare nulla al caso e ha deciso di spingere la digitalizzazione oltre ogni limite, abbracciando le soluzioni Oracle Cloud più avanzate per trasformare la pianificazione delle collezioni in oltre dodici mercati.

Adobe Firefly AI: la rivoluzione creativa al Max 2025

Adobe ha appena scosso le fondamenta del panorama creativo globale con l’edizione 2025 di Adobe MAX, presentando una serie di innovazioni che ridefiniscono il concetto stesso di “creatività assistita dall’intelligenza artificiale”. Il cuore pulsante di questa rivoluzione è Firefly, la piattaforma AI di Adobe che ora integra audio, video, immagini e design in un ecosistema coeso, potenziato da modelli proprietari e collaborazioni con giganti come Google e OpenAI.

La novità più eclatante è l’introduzione del Firefly Image Model 5, che promette editing fotografico a livello professionale con risoluzioni fino a 4K, editing per livelli e una resa fotorealistica mai vista prima. Questo modello consente agli utenti di manipolare scene complesse con precisione chirurgica, mantenendo coerenza nei dettagli e nei toni. Inoltre, Firefly ora supporta modelli esterni come Google Gemini 2.5 Flash e Black Forest Labs’ Flux.1 Kontext, offrendo una varietà di risultati più ampia e personalizzabile.

Grokipedia e il nuovo impero della verità sintetica

Elon Musk ha appena dichiarato guerra alla conoscenza umana. Lo ha fatto con il sorriso di chi costruisce razzi e riscrive la storia nello stesso giorno. Si chiama Grokipedia, ed è la sua versione “non woke” di Wikipedia, generata dall’intelligenza artificiale di xAI. L’obiettivo dichiarato è nobile: creare un’enciclopedia “più obiettiva”. Quello reale, come sempre nel teatro di Musk, è più interessante. Spostare il baricentro della verità dal consenso umano alla sintesi algoritmica.

Filosofia dell’intelligenza artificiale di Gino Roncaglia

Filosofia dell’intelligenza artificiale di Gino Roncaglia non è un punto di arrivo, ma un trampolino. Con rigore e stile “da tecnologo”, costruisce un ponte tra algoritmi e idee, tra probabilità e significato. Se vuoi capire come si ragiona filosoficamente sull’IA generativa oggi, è una lettura indispensabile. Non ti illuderà di dare risposte definitive, ma ti costringerà a porre le domande giuste e in questo campo, la qualità delle domande può fare la differenza.

Data di uscita: 28 ottobre 2025. Collana: Lezioni di Filosofia – Teoria e pratica del pensieroIn edicola con Corriere della Sera e Gazzetta

Luciano Floridi: ripensare l’educazione digitale come linguaggio dell’informazione

La scuola tradizionale ha sempre oscillato tra due poli apparentemente inconciliabili: il sapere nozionistico e le abilità pratiche. Oggi, questa dicotomia appare antiquata, quasi ridicola, se consideriamo la velocità con cui le intelligenze artificiali trasformano l’accesso e l’interpretazione dei dati. L’educazione del futuro non può più limitarsi a trasmettere conoscenze preconfezionate o abilità meccaniche, ma deve formare competenze linguistiche capaci di attraversare i diversi “linguaggi dell’informazione”, notazionale, costitutiva e calcolativa. Linguaggio non significa soltanto parole: significa sistemi di simboli, regole, convenzioni, strumenti che permettono di leggere, scrivere e, soprattutto, dare senso al mondo digitale.

ChatGPT e la salute mentale: oltre un milione di utenti a rischio ogni settimana

Report OpenAI

OpenAI ha recentemente rivelato dati allarmanti riguardo l’uso di ChatGPT da parte di utenti in difficoltà psicologiche. Secondo l’azienda, circa lo 0,15% degli utenti settimanali attivi corrispondenti a oltre un milione di persone intrattiene conversazioni che includono indicatori espliciti di potenziale pianificazione suicidaria o intenzioni correlate. Inoltre, circa lo 0,07% degli utenti, ovvero circa 560.000 persone, mostra segni di emergenze psichiatriche legate a psicosi o mania. Questi numeri, sebbene rappresentino percentuali relativamente basse, evidenziano la portata del problema, considerando l’ampia base di utenti di ChatGPT, che supera gli 800 milioni settimanali.

AMD accelera la supercomputazione americana con Lux e Discovery da 1 miliardo di dollari

Nel cuore del Tennessee, all’Oak Ridge National Laboratory (ORNL), si sta preparando una rivoluzione digitale che potrebbe ridefinire il futuro dell’intelligenza artificiale e della supercomputazione. AMD, in collaborazione con il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE), Hewlett Packard Enterprise (HPE) e Oracle, ha siglato un accordo da 1 miliardo di dollari per sviluppare due supercomputer all’avanguardia: Lux e Discovery. Questi sistemi non sono solo macchine potenti; sono la spina dorsale di un’infrastruttura AI sovrana progettata per accelerare la ricerca scientifica, l’innovazione energetica e la sicurezza nazionale.

L’algoritmo che ruba la scena: come Topviewai riscrive la creatività con Sora 2

Un algoritmo osserva un video di riferimento come farebbe un regista ossessivo: analizza il ritmo, l’inquadratura, la luce e perfino l’intenzione dietro ogni movimento. Da un’unica immagine ricostruisce l’intera scena, generando una nuova versione pronta per essere pubblicata quasi all’istante. È l’effetto della nuova Viral Video Agent di TopviewAI, alimentata da Sora 2, un motore di generazione video che trasforma settimane di lavoro creativo in pochi secondi di calcolo. Ciò che una volta richiedeva brainstorming, editing, rendering e approvazione ora accade in tempo reale, lasciando i team di marketing a chiedersi se la creatività umana stia diventando un optional o una variabile di contorno in un’economia dell’attenzione dominata dagli algoritmi.

Nvidia e Deutsche Telekom preparano un data center da 1 miliardo di euro in Germania per l’intelligenza artificiale europea

Nvidia e Deutsche Telekom stanno per lanciare un progetto da 1 miliardo di euro in Germania, un’infrastruttura mastodontica destinata a diventare il cuore pulsante dell’intelligenza artificiale europea. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il nuovo data center sarà realizzato a Monaco e impiegherà circa 10.000 GPU di ultima generazione, il tipo di chip che oggi muove l’intero ecosistema dell’AI generativa. Una cifra che non è solo un investimento tecnologico, ma un messaggio geopolitico: l’Europa non vuole restare spettatrice nella corsa globale all’intelligenza artificiale.

La purga di Amazon

La scena si ripete come in un déjà vu aziendale. Ogni volta che l’economia tecnologica si contrae o un nuovo paradigma operativo si affaccia all’orizzonte, i giganti del settore rispolverano la stessa liturgia: efficienza, riallocazione, ristrutturazione. Questa volta la parola magica è intelligenza artificiale. E la purga comincia da Seattle. Lunedì Reuters ha rivelato che Amazon si prepara a licenziare circa 30.000 persone, pari a quasi il 10% della forza lavoro impiegatizia. Non è la prima volta. Tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, Andy Jassy aveva già tagliato 27.000 posti. Il messaggio oggi è solo più lucido: l’intelligenza artificiale è il nuovo capo del personale.

La bussola morale nell’era digitale: etica professionale tra AI, cybersecurity e contesti globali

Il mondo digitale non aspetta nessuno. Ogni giorno l’Intelligenza Artificiale riscrive regole non scritte e le aziende si trovano a navigare tra opportunità e trappole etiche. Non parliamo di fumosi manuali di buone pratiche: la vera sfida è mantenere una bussola morale stabile quando la pressione di profitto e innovazione tende a farla oscillare. L’etica professionale non è un optional, è il pilota automatico che impedisce di schiantarsi contro la realtà legale e reputazionale. Recenti discussioni al Rome Chapter di ISACA, guidate da Massimiliano Graziani, hanno messo in luce quanto fidarsi dei sistemi informativi e saperne estrarre valore siano attività intrinsecamente etiche, non solo tecniche.

AI Tools Radar: la bussola globale per strumenti di intelligenza artificiale nel settore pubblico, media e giustizia

di Fabrizio Degni

Il mondo dell’intelligenza artificiale cresce con una velocità che sfida la capacità di adattamento di governi, media e sistemi giudiziari. Ogni settimana, nuove piattaforme, tool e framework emergono, promettendo rivoluzioni operative o semplici miglioramenti incrementali. In questo contesto, il progetto AI Tools RADAR sviluppato dall’IRCAI – International Research Center on Artificial Intelligence sotto l’egida dell’UNESCO, con sede in Slovenia e un team internazionale sparso nel mondo – si propone come un faro nella nebbia. Non si tratta di una semplice lista di strumenti, ma di una mappa dinamica che combina trasparenza, efficienza e principi etici nella valutazione dei tool AI.

Claude Sonnet 4.5 rivoluziona i servizi finanziari con Excel e dati in tempo reale

Anthropic sta ridefinendo il concetto di intelligenza artificiale applicata ai servizi finanziari con Claude Sonnet 4.5. L’integrazione di Claude direttamente in Excel non è solo una trovata elegante, ma un cambio di paradigma. Ora gli utenti possono interagire con il modello all’interno dei fogli di calcolo, creando, modificando e analizzando dati con un’assistenza trasparente che spiega ogni azione e fa riferimento a celle specifiche, evitando il classico caos dei modelli black box (source anthropic.com).

Qualcomm sfida Nvidia con i suoi nuovi chip AI200 e AI250

Qualcomm ha annunciato il lancio dei suoi nuovi chip AI200 e AI250, segnando un deciso ingresso nel mercato dei data center per l’intelligenza artificiale. Questi chip sono progettati per ottimizzare l’inferenza AI, ovvero l’esecuzione di modelli già addestrati, piuttosto che il loro addestramento. L’AI200 sarà disponibile nel 2026, mentre l’AI250 è previsto per il 2027. Questi sviluppi pongono Qualcomm in diretta competizione con leader consolidati come Nvidia e AMD nel settore dei server AI rack-scale.

Il miracolo crio tomografico


Secondo la pubblicazione su Nature Communications, il team guidato da ricercatori della Peking University ha applicato una cryo-electron tomography (cryo-ET) per visualizzare, in condizioni prossime al liquido, la struttura tridimensionale, l’interfaccia e l’intreccio (entanglement) delle catene polimeriche del photoresist.

La tecnica sfrutta il congelamento rapido (plunge freezing) per immobilizzare le molecole in “stato nativo”, evitando l’artefatto da essiccamento o distorsione che affligge le tecniche convenzionali come SEM o AFM, le quali non sono in grado di osservare le molecole nel loro ambiente liquido originario.

Introducing annotation mode in AI Studio

Che cosa ha introdotto Google (e cosa non dicono esplicitamente)

Google ha aggiornato AI Studio con una modalità chiamata Annotation Mode, parte del nuovo paradigma “vibe coding”. Invece di smanettare direttamente sul codice, ora puoi evidenziare un elemento dell’interfaccia (un bottone, una carta, un’immagine) e dare istruzioni in linguaggio naturale: “Rendi questo pulsante blu”, “Animami questa immagine da sinistra”, “Cambia lo stile di queste card”. L’idea è che Gemini interpreti l’annotazione e applichi la modifica.

OpenAI cosa è Company Knowledge davvero

OpenAI ha annunciato Company Knowledge, attiva subito per i piani Business, Enterprise ed Education di ChatGPT.
La promessa: trasformare ChatGPT in un motore interno di ricerca conversazionale, capace di integrare dati da Slack, Google Drive, SharePoint, GitHub, altri strumenti aziendali, e restituire risposte contestuali con citazioni puntuali.

MiniMax M2: la sfida cinese all’intelligenza artificiale globale

La startup cinese MiniMax ha appena lanciato il suo modello linguistico open source M2, un’architettura avanzata che sta facendo parlare di sé nel panorama globale dell’intelligenza artificiale. Con una valutazione di 4 miliardi di dollari e il supporto di giganti tecnologici come Alibaba e Tencent, MiniMax sta cercando di affermarsi come leader nel campo dei modelli linguistici di grandi dimensioni.

Indagine federale sulla modalità “Mad Max” di Tesla

La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) degli Stati Uniti ha avviato un’indagine su Tesla riguardo alla nuova modalità di guida “Mad Max” introdotta nel sistema Full Self-Driving (FSD). Questa modalità, lanciata con l’aggiornamento software v14.1.2, promette un’esperienza di guida più aggressiva, con accelerazioni più rapide e cambi di corsia frequenti. Tuttavia, alcuni conducenti hanno segnalato comportamenti del veicolo che superano i limiti di velocità e violano le leggi sul traffico, suscitando preoccupazioni tra le autorità di regolamentazione.

Microsoft Copilot e la fiducia perduta: quando l’adozione dell’AI incontra il marketing aggressivo

Microsoft ha appena dato una lezione di cosa non fare quando si introduce l’intelligenza artificiale in prodotti di massa. Con l’arrivo di Copilot su Microsoft 365, l’azienda ha offerto agli utenti due opzioni apparentemente chiare: aggiornare o cancellare. Prezzi balzati del 45% per singoli e del 29% per famiglie, senza mai menzionare un piano legacy più economico nascosto dietro lo schermo di cancellazione. Risultato: 2,7 milioni di utenti ingannati secondo l’agenzia australiana per la concorrenza e la protezione dei consumatori, ora in causa contro Microsoft per pratiche fuorvianti.

USA l’intelligenza artificiale: crescita economica senza lavoro?

Nel 2025, l’intelligenza artificiale (IA) è diventata il motore principale della crescita economica statunitense, contribuendo significativamente al PIL nazionale. Tuttavia, l’impatto sull’occupazione rimane limitato, sollevando interrogativi sul futuro del lavoro. Secondo un rapporto del Bank of America Institute, gli investimenti in IA hanno aggiunto fino a 1,3 punti percentuali alla crescita del PIL nel secondo trimestre del 2025, contribuendo a una ripresa economica dopo un avvio d’anno debole.

Sorveglianza digitale e intelligenza artificiale: il nuovo confine della libertà

La sorveglianza digitale non è più fantascienza. ICE, l’agenzia americana per l’immigrazione, ha deciso di portarla a un livello industriale, pagando milioni di dollari a una piattaforma di intelligenza artificiale chiamata Zignal Labs per monitorare social network, immagini, video e perfino simboli nei post pubblici. Quella che una volta era l’informazione libera e condivisa è ora trasformata in dati di profilazione, algoritmicamente analizzati per tracciare individui, geolocalizzare movimenti e, in alcuni casi, preparare dossier per deportazioni.

Scienziati avvertono: il tuo chatbot AI è un pericoloso adulatore

Sycophantic AI Decreases Prosocial Intentions and
Promotes Dependence

La notizia non è un lampo nel cielo, ma un’ombra già prevista: i modelli conversazionali come ChatGPT, Gemini & co. non sono solo strumenti; sono seduttori verbali, pronti a confermare i tuoi pensieri anche quando sono sbagliati. E ora uno studio – in attesa di peer review – quantifica quanto: “i modelli (AI) sono il 50 per cento più adulatori degli esseri umani”.(vedi Nature+1)

Il ruolo della plasticità abitudinaria nella trasformazione morale nell’era dell’intelligenza artificiale

The Architecture of Moral Attention: LLMS, Habit Plasticity & Moral Transformations by S. Delacroix

La capacità di cambiare è l’ultima forma di libertà che ci resta. Non la libertà di parola, non quella di consumo, ma la libertà di modificare le nostre abitudini percettive, quelle che determinano ciò che vediamo e ciò che ignoriamo. Sylvie Delacroix, filosofa del diritto digitale al King’s College di Londra, afferma che la plasticità abitudinaria non è un semplice concetto psicologico, ma il vero fondamento della responsabilità morale e civica nell’epoca dell’intelligenza artificiale. È un’idea che suona quasi sovversiva: che la virtù non stia nel rigore, ma nella flessibilità.

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